Rissa nel Savonese, ucciso a calci e pugni

LIBERTA’ di domenica 3 febbraio 2008 > Interni Esteri

Spedizione punitiva di un gruppo di albanesi dopo una precedente colluttazione davanti ad una discoteca

Rissa nel Savonese, ucciso a calci e pugni


Pestato all’uscita dall’ospedale dove aveva accompagnato l’amico

4bff446b1aa7bdffcc1098f880cf68d3.jpgsavona – Sarebbero quattro albanesi, secondo i primi sospetti, le persone che hanno pestato a morte un uomo di 37 anni, Roberto Siri, e ferito un suo amico 44enne, Salvatore Tomaselli, in una sorta di spedizione punitiva dopo una violenta rissa nata fuori da una discoteca della Val Bormida. Alla base della violenta aggressione potrebbe esserci una vendetta per questioni di gelosia oppure una vera e propria spedizione punitiva per fatti di droga.

Secondo le prime ricostruzioni Siri, Tomaselli e un loro amico, tutti abitanti della zona, sono rimasti coinvolti verso le quattro del mattino in una prima colluttazione con un gruppetto di albanesi fuori dal locale By Spider, di Bragno, frazione di Cairo Montenotte. Volano pugni, calci e minacce e alla fine Tomaselli ne esce malconcio. I due amici lo caricano in macchina per portarlo a farsi medicare al pronto soccorso.
Dopo poco il ferito viene dimesso e la notte di violenze sembra finita qui. Ma i tre, quando escono dall’ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte e montano in auto per tornare a casa, devono ricredersi. I loro aggressori li hanno inseguiti e attesi fuori dall’ospedale, e ora li speronano con la loro vettura. Lì, per strada, scoppia una nuova violenta colluttazione. Tomaselli viene picchiato ancora, ma riesce a mettersi in salvo nel pronto soccorso, così come il terzo italiano che si barrica dentro l’abitacolo. Invece Siri resta in balia dei calci e pugni dei quattro aggressori, finchè il colpo mortale al collo lo lascia esanime sulla strada.
E’ stato un uomo che passeggiava col suo cane a dare il primo allarme a una guardia giurata ed al personale dell’ospedale. Siri, le cui condizioni erano disperate, è morto poco dopo senza che i medici potessero far nulla per salvargli la vita.
Dopo l’omicidio, in tutta la Valbormida è scattata una grande caccia all’uomo con decine di posti di blocco e diverse persone sono state accompagnate in caserma per essere ascoltate dagli inquirenti. Le ricerche si stanno concentrando nelle comunità di immigrati albanesi della Val Bormida, ma fino a ieri sera non c’era ancora traccia degli aggressori.
«Le indagini stanno procedendo a tutti i livelli – ha spiegato il procuratore capo di Savona Vincenzo Scolastico, che indaga insieme al sostituto procuratore Ubaldo Pelosi ha aggiunto nel pomeriggio -. Nessuno è stato posto in stato di fermo e il movente del pestaggio mortale deve essere ancora stabilito». Almeno due però sono le ipotesi prese in considerazione, quella della vendetta per questioni di donne, oppure un regolamento di conti nel giro della droga.
Già in passato a Cairo, come nel resto della Val Bormida, c’erano state risse tra gruppi di giovani, che avevano coinvolto anche immigrati, sia in locali notturni che pub.
Nessuna rissa però si era conclusa in modo così drammatico.
A Genova, invece, due settimane fa un immigrato ecuadoriano di 20 anni era stato ucciso a coltellate durante una rissa in un’altra discoteca frequentata da sudamericani.
L’omicida, un coetaneo peruviano, si era costituito alla Polizia.

Paolo Cappelleri

Rissa nel Savonese, ucciso a calci e pugniultima modifica: 2008-02-04T11:41:26+01:00da sagittario290