Tante novità nel contratto della Vigilanza Privata: «Una buona intesa»

SONDRIO

21 dicembre 2007

Soddisfazione tra i protagonisti dell’intesa che nelle prossime settimane sarà sottoposta al giudizio dei lavoratori per un parere definitivo

Tante novità nel contratto della Vigilanza Privata: «Una buona intesa»

Sondrio – Formazione, qualità, sicurezza, premi e regole contro il dumping. Sono tante e rilevanti le novità introdotte dal contratto integrativo provinciale per i dipendenti degli istituti di vigilanza privata attivi in provincia di Sondrio. L’accordo è stato firmato nei giorni scorsi dal rappresentante dell’Istituto di vigilanza di Sondrio e provincia – il più rilevante con una lunga storia alle spalle e settanta dipendenti – Antonio Staino, dal rappresentante di Sondrio Security – un’azienda pronta a entrare sul mercato con l’obiettivo di assumere 15 dipendenti nel 2008 – Giuseppe Lazzara e dai sindacalisti di Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, affiancati dalle rsu. Tutti i protagonisti dell’intesa hanno rilevato che si tratta di un buon accordo, come dimostrato dai numerosi punti innovativi a livello locale, ma anche in ambito nazionale. Al centro dell’attenzione c’è la Commissione paritetica provinciale, lo strumento che definirà i programmi e i moduli formativi specifici per il territorio in un settore dove c’è sempre bisogno di formazione continua. Un altro aspetto è legato all’equipaggiamento – con un acconto di 400 euro per l’acquisto dell’arma a favore della guardia giurata – e alla trasferta visto che, come spiegato da Vittorio Boscacci della Cgil, «le guardie devono potere contare su strumenti adeguati per operare in una realtà difficile sul piano delle distanze e del clima». Per le trasferte sono previste indennità specifiche a seconda della lunghezza che vanno dagli otto (per la fascia 10-35 km) ai 20 (36-75 km) e ai 30 euro (»75 km). Sempre sul piano economico, sono rilevanti i premi incentrati sul risultato e sulla qualità, strumenti che possono portare fino a una cifra vicina agli 800 euro annui e riguardano tutto il personale delle aziende. «Per questo accordo sono bastati tre incontri fra le aziende del settore e le organizzazioni sindacali – ha sottolineato con soddisfazione Staino -. Questo è un sintomo di un clima sereno e della volontà di lavorare per trovare soluzioni condivise ai problemi dei lavoratori. Da parte nostra è stato compiuto un grosso sforzo per aumentare le retribuzioni e garantire una migliore qualità del lavoro, in cambio di un impegno riconosciuto. Riconoscere i sacrifici di lavoratori che garantiscono sicurezza e tranquillità ad aziende e cittadini è un atto doveroso che, al tempo stesso, comporta degli oneri rilevanti anche per noi». Altri punti importanti sono legati ai buoni mensa di 5,29 euro al giorno, sulla garanzia di potere lavorare in caso di sospensione della patente e sulle tutele offerte ai dipendenti nell’eventualità di un cambio d’appalto. Nelle prossime settimane le assemblee dei lavoratori esamineranno l’intesa ed esprimeranno un parere definitivo. Tutto lascia pensare a un ?sì?. «Siamo convinti di avere prodotto, anche grazie alla disponibilità della controparte e alla preparazione della Direzione provinciale del lavoro, un accordo interessante – hanno ribadito per i sindacati Boscacci, Danilo Manini (Cisl) e Atonia Piani (Uil) -. C’è un’unica nota negativa, rappresentata dall’assenza di Fidelitas, una situazione che non condividiamo perché riteniamo fondamentale la partecipazione di tutte le aziende del settore a questa partita». s.bar.

http://www.laprovinciadisondrio.it/PolComo/20071221/pdf/SO2112-SOEC02.pdf

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