Morto nel campo Ritrovata la testa

Venerdì 21 Settembre 2007

GIALLO DI CADIDAVID. Il teschio della vittima era a sei metri dalla strada. Le indagini continuano in diverse direzioni. Non si esclude un regolamento di conti

Morto nel campo Ritrovata la testa
Spunta anche la collana d’oro della vittima Scartata l’ipotesi della rapina finita male, rimangono da chiarire le cause del decesso

Alessandra Vaccari

La testa. Ieri è spuntato il cranio di Massimiliano Fusini, 29 anni, di Borgo Roma, scomparso da casa il 25 luglio scorso e ritrovato a pezzi in un campo, in strada delle Trincee a Cadidavid, martedì pomeriggio da un contadino. Il campo dell’orrore ha restituito la parte mancante di quel corpo martoriato da una trebbiatrice prima e da una fresatrice poi.
I carabinieri della Sezione investigativa scientifica e i medici legali sono andati a esaminare ciò che resta di quel teschio, per alcune ore, setacciando la zona circostante e ritrovando anche la catenina d’oro dell’uomo e un anello.
Resta il giallo sulla morte di Fusini, un giovane segnato da un’esistenza difficile contrappuntata dalla droga, che si è trovato anche a fare i conti con la giustizia. L’episodio più grave, probabilmente, quello che nel 2004 lo vide protagonista assieme a Nicola Oselini di un’aggressione a una guardia giurata. Era marzo e in via Mantovana venne esploso un colpo da parte del vigilante. Non si chiarì che cosa accadde. I due si avvalsero della facoltà di non rispondere. Sta di fatto che la guardia aveva il volto tumefatto. I poliziotti intervenuti dopo il fatto, presi a loro volta a pugni, una mano fasciata. Ma i due, per la sola resistenza patteggiarono 6 mesi e si ritrovarono in libertà.
Che Massimiliano avesse un carattere difficile, piuttosto litigioso è noto soprattutto alle forze dell’ordine. Per questo pur non essendo certi che la morte del giovane sia avvenuta per mano di qualcuno, si indaga anche tra vecchie conoscenze nel mondo della tossicodipendenza e possibili vecchi rancori. Tra i resti dell’operaio sono stati trovati i documenti, il portafogli con oltre 160 euro all’interno. Ieri i suoi monili in oro. Quindi, che siamo davanti a una rapina finita male è da escludersi.
Restano aperte altre due ipotesi: che Fusini si sia sentito male nel campo. E quindi sia morto in mezzo a quello che era già un campo di mais con la vegetazione a coprire quello che nascondeva. Il caldo dell’estate e le trebbiatrici hanno fatto il resto. Ma sarebbe bizzarro che l’uomo si fosse recato in quel posto, anche se avesse deciso di voler stare da solo. L’ipotesi più credibile è quella di un regolamento di conti. Ma è tuttora azzardato parlare di omicidio, essendo sconosciute le cause di morte dell’uomo. La testa di Fusini ieri era a circa sei metri dalla strada. Un tratto «ragionevole» dove abbandonare un corpo dopo avergli tolto la vita. Ma non è detto che il posto in cui sono stati trovati i resti sia esattamente quello dove il cadavere è stato trovato, visto che le macchine agricole lavorando potrebbero averlo spostato di qualche metro.
La zona è isolata, attorno vi sono soltanto capannoni industriali e di notte difficile trovare qualcuno che non sia in giri diversi da quelli leciti. Nelle prossime ore verranno effettuate altre analisi di medicina legale. Il cranio potrebbe svelare se l’uomo sia stato colpito da una pallottola piuttosto che da una mazzata, o da un corpo contundente.
Ma davvero questo caso si presenta molto difficile non avendo a disposizione il corpo intero della vittima.

Morto nel campo Ritrovata la testaultima modifica: 2007-09-22T11:30:00+02:00da sagittario290