“Fece timbrare il cartellino ad altri”: la Regione Puglia licenzia guardia giurata assenteista

repubblica.bari

Cronaca

19 marzo 2019

“Fece timbrare il cartellino ad altri”: la Regione Puglia licenzia guardia giurata assenteista

Il dipendente è tra le persone accusate di truffa nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti che coinvolge l’ex vicepresidente del consiglio provinciale Anita Maurodinoia, consigliera regionale di Sud al centro e probabile candidata alle prossime elezioni comunali

di CHIARA SPAGNOLO

La Regione Puglia mette alla porta il dipendente assenteista, coinvolto nel processo sulle presunte tangenti versate da alcuni imprenditori all’ex vicepresidente del Consiglio provinciale Anita Maurodinoia, attuale consigliera regionale e comunale di “Sud al centro” e probabilmente candidata alle prossime elezioni per il Comune di Bari.

Nicola De Serio è accusato di truffa, perché – nella sua qualità di guardia giurata in servizio nella sede della Regione – tra giugno e ottobre del 2012 si sarebbe allontanato ripetutamente dal lavoro, facendo timbrare il cartellino ad altre persone. Nella richiesta di rinvio a giudizio della pm Luciana De Silvestris gli si contesta di avere “consentito l’utilizzo del badge a soggetti non legittimati” e di avere attestato falsamente la propria presenza in ufficio. Proprio per questo motivo, il dipendente è stato licenziato e la Regione Puglia individuata come parte offesa nel procedimento giudiziario.

Nella stessa situazione Amtab, Asl Bari e Provincia. L’ente intermedio è quello che avrebbe subito i maggiori danni, considerato che la Procura contesta ipotesi di corruzione e falso in danno della Provincia a carico della Maurodinoia, del marito Alessandro Cataldo, dell’ex dirigente dell’Ufficio tecnico Cataldo Lastella. Alla leader di “Sud al centro” viene contestato anche di avere ottenuto un rimborso per una trasferta a Roma, giustificata per fini professionali ma in realtà fatta per scopi personali.

Nell’udienza preliminare – che proseguirà il 3 e il 10 luglio davanti al gup Francesco Pellecchia – sono imputate 22 persone fisiche e 5 società. L’ipotesi è che abbiano dirottato appalti verso alcuni imprenditori (tra gli altri Vito Partipilo e i fratelli Alviero e Erasmo Antro) ottenendo in cambio denaro e utilità. In particolare, i coniugi Cataldo – che la pubblica accusa definisce “referenti politico-istituzionali” di un sistema di potere – avrebbero ottenuto “l’esecuzione gratuita di lavori di manutenzione a casa, una riserva quotidiana di generi alimentari e la costituzione di una riserva economica di almeno 24.000 euro” da Vito Partipilo. Nessuno degli enti individuati come parti offese si è costituito parte civile. La Regione ha fatto sapere che l’avvocatura “si è riservata ogni valutazione all’esito dell’udienza preliminare, essendo consentita la costituzione di parte civile sino a prima dell’apertura del dibattimento”.

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“Fece timbrare il cartellino ad altri”: la Regione Puglia licenzia guardia giurata assenteistaultima modifica: 2019-03-20T11:00:29+01:00da sagittario290