Ccnl Vigilanza privata: trattativa a rilento. Al vaglio iniziative di mobilitazione

CCNL VIGILANZA PRIVATA

16 novembre 2018

Ccnl Vigilanza privata: trattativa a rilento. Al vaglio iniziative di mobilitazione

La sessione di trattativa per il rinnovo del Ccnl Vigilanza privata svolta nei giorni 14 e 15 novembre si è incentrata sul Mercato del Lavoro, dando seguito alla discussione sulla base del documento presentato dalle controparti nella precedente riunione.

I sindacati di categoria hanno espresso unitariamente la seguente posizione:

Tempo determinato: ferma restando la percentuale di cui al DLgs. 81/2015 (come modificato dalla Legge 96/2018 “decreto dignità”), possibilità di innalzamento nell’ambito della contrattazione di secondo livello. Possibilità di ricorso al contratto a tempo determinato della durata di 3 giorni per le attività di stewarding e “buttafuori”; per le medesime, disponibilità ad individuare una specifica tipologia di part time annuale.

Richiesta l’introduzione del diritto di precedenza di coloro che operano con contratto a termine verso le assunzioni a tempo indeterminato. Non ritenendo ammissibile l’estensione del principio di “stagionalità” al settore, si è dichiarata disponibilità a prevedere per le attività svolte in alcuni ambiti (es. porti e aeroporti”) la possibilità di ricorrere a contratti a termine in modo più ampio rispetto alla normativa, sempre previo accordo di secondo livello.

Lavoro intermittente: non vi è disponibilità a normare nel Ccnl questa fattispecie.

Somministrazione: ferma restando la percentuale di cui al DLgs. 81/2015 (come modificato dalla Legge 96/2018 “decreto dignità”), possibilità di innalzamento nell’ambito della contrattazione di secondo livello. Tenuto conto delle caratteristiche del settore, la disponibilità va vista in equilibrio con quanto si vorrà prevedere per il contratto a termine.

Part time: mantenimento del limite minimo a 24 ore settimanali e del pagamento delle ore supplementari con il riconoscimento delle incidenze sugli istituti contrattuali indiretti e differiti.

Apprendistato: a fronte del nuovo testo presentato dalle Associazioni, è necessario salvaguardare il principio che la durata del contratto è riferita al livello da conseguire e non può sommarsi alle previsioni esistenti circa l’inquadramento di ingresso (6° e 5* per il personale decretato – E e F per il personale non decretato).

Le Associazioni hanno ritenuto queste proposte insufficienti: in particolare, non condividono in modo netto l’impostazione che assegna al livello decentrato il ruolo negoziale.

Filcams, Fisascat e UILTuCS hanno rimarcato che, relativamente a quest’ultimo aspetto, occorre dimostrare coerenza: in questi anni hanno assistito ad una politica aziendale diffusa che, proprio attraverso “accordicchi” locali (spesso sottoscritti da organizzazioni sindacali di comodo), ha consentito di ottenere persino vere e proprie deroghe all’impianto contrattuale; per contro, ove le esigenze risultavano oggettive (es. aeroporti, porti), le Organizzazioni Sindacali confederali hanno sempre dimostrato approcci ragionevoli e negoziato accordi.

Le organizzazioni sindacali hanno inoltre ribadito l’esigenza di comprendere in via generale se esiste disponibilità ad addivenire alla soluzione di “impianto contrattuale” che è contenuta nella piattaforma presentata ormai due anni e mezzo fa.

In altre parole, il contratto della “filiera della sicurezza” presuppone il superamento dell’attuale impostazione divisiva fra le due principali categorie di operatori in favore di un sistema contrattuale unitario che – fatte salve le differenze professionali – riconosca un insieme di diritti universali per tutti.

Le Associazioni datoriali hanno risposto che saranno in grado di fornire una risposta (anche per l’aspetto salariale) solo dopo un proprio approfondimento che svolgeranno il 27 novembre.

Appare evidente che questo metodo e i contenuti finora prospettati sulle materie esaminate (cambio di appalto, mercato del lavoro, livelli di contrattazione) non lasciano intravedere una positiva conclusione del confronto in tempi ragionevoli.

Pur confermando le prossime sessioni di trattativa, si ritiene indispensabile portare a conoscenza dei lavoratori e delle Rappresentanze Sindacali lo stato del negoziato e valutare le eventuali iniziative di mobilitazione.

https://uiltucs.it/ccnl-vigilanza-privata-trattativa-a-rilento-al-vaglio-iniziative-di-mobilitazione/

Ccnl Vigilanza privata: trattativa a rilento. Al vaglio iniziative di mobilitazioneultima modifica: 2018-11-17T12:00:03+01:00da sagittario290