Undici sotto processo per l’assalto armato al blindato portavalori

iltirreno

Cronaca

10 novembre 2018

IL COLPO FALLITO SULL’ A12

Undici sotto processo per l’assalto armato al blindato portavalori

Tutti chiedono il rito abbreviato con lo sconto di pena Sparatoria tra banditi e vigilantes per rubare 5,8 milioni

di Pietro Barghigiani

PISA – Tutti hanno chiesto il rito abbreviato. Un giudizio rapido sulla base degli atti per chiudere in fretta e con sconti di pena il processo che li vede imputati per la tentata rapina con sparatoria a un portavalori avvenuta in autostrada la sera del 30 settembre 2016.

Un assalto fallito lungo il tratto dell’A12 tra Rosignano e Collesalvetti (ma territorio di Fauglia) che rimase bloccato per almeno 8 km con uno scenario da action movie: auto intraversate, chiodi a quattro punte sull’asfalto e catena sulla carreggiata all’imbocco di una galleria. E soprattutto una scarica di colpi esplosi da kalashnikov e fucili a pompa (130 circa i bossoli dei banditi, una trentina dei vigilantes) in un conflitto a fuoco in cui alla fine il bottino di 5,8 milioni rimase nel forziere del blindato. I vigilantes della Btv Mondialpol erano partiti da Cecina alle 21.46 per depositare i soldi nelle casse della Banca d’Italia d’Arezzo.

Ieri in Tribunale davanti al gup Donato D’Auria (pm Sisto Restuccia) i legali degli undici imputati hanno formalizzato la richiesta di abbreviato (sconto di pena di un terzo in caso di condanna). Il giudice ha fissato l’udienza per la discussione a gennaio. Le accuse vanno dalla tentata rapina al porto e detenzione illegale di armi da guerra, dalla ricettazione al riciclaggio. Dopo le misure cautelari eseguite nell’agosto 2017 otto degli undici imputati, tutti originari o residenti a Cerignola, sono liberi. Eccoli: Antonio Braschi, 40 anni; Cosimo Attila Cirulli, 28 anni; Pasquale Matera, 41 anni, residente a Vicopisano; Gennaro Lorusso, 40 anni, residente a Firenze; Damiano Carlucci, 47 anni; Pasquale Saracino, 43 anni; Giuseppe Stefanelli, 35 anni; Matteo Lagrasta, 44 anni. All’epoca solo denunciati e ora nel processo per aver procurato le auto e una motrice Pietro Raffaeli, 41 anni; Saverio Brandusio, 34 e Pasquale Chieco.

L’inchiesta della squadra mobile di Pisa diretta da Rita Sverdigliozzi, con la collaborazione dello Sco e delle questure di Foggia, Ancona e Firenze, coinvolse circa 200 poliziotti in un’indagine che partendo da una Viacard riuscì a mettere in fila tutti i tasselli assegnando a ciascun imputato un ruolo nell’operazione. Quel pezzetto di carta fu la traccia iniziale che poi consentì alla polizia di individuare i responsabili dell’assalto. Il colpo fallì perché uno dei banditi salito sul tetto del blindato per tagliarlo col flessibile, danneggiò anche un tubo installato per attivare un sistema anti intrusione, lo “spuma block”, uno schiumogeno che dall’interno del furgone neutralizzò l’incisione. Le auto rubate con cui la gang era arrivata in provincia furono incendiate. Una porzione di Viacard con i percorsi sulle autostrade tracciati. E per la banda iniziò il conto alla rovescia concluso con gli arresti.

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Undici sotto processo per l’assalto armato al blindato portavaloriultima modifica: 2018-11-11T11:30:38+01:00da sagittario290