Protesta in aeroporto, 50 persone perdono il volo: Ksm e Gesap ai ferri corti

PalermoToday

Cronaca

18 maggio 2018 18:26

Protesta in aeroporto, 50 persone perdono il volo: Ksm e Gesap ai ferri corti

Giornata calda al Falcone-Borsellino per lo sciopero bianco delle guardie giurate, sul piede di guerra contro i tagli alle indennità. L’azienda parla di “disagi presunti” e annuncia “un’istruttoria su presunte responsabilità”. La società che gestisce lo scalo parla di “violazione degli obblighi contrattuali”

Redazione

Da un lato la Ksm che parla di “presunti disagi”, dall’altro la Gesap che accusa “un’ inadeguata organizzazione del personale tale da compromettere la normale operatività aeroportuale”. In mezzo centinaia di passeggeri che hanno dovuto sorbirsi ore in coda prima di salire sui propri aerei. Con 50 di loro che avrebbero perso il volo. Giorno di fuoco allo scalo Falcone-Borsellino stamattina a causa della protesta del personale Ksm, sul piede di guerra contro i tagli alle indennità. I lavoratori hanno messo in atto una sorta di “sciopero bianco”. Ma l’azienda che si occupa di sicurezza privata non ci sta e rilancia: “Abbiamo aperto un’istruttoria sui presunti disagi che si sarebbero creati e, ove si configurassero responsabilità di carattere anche penale legate a una eventuale sospensione del servizio”.

Ecco i fatti. Stamattina il personale ha indetto lo stato di agitazione. Questo si è tradotto in una drastica riduzione del personale in servizio e i dipendenti in servizio che hanno lavorato “molto lentamente”. Il risultato? Ritardi nei controlli alle partenze, lunghe code, viaggiatori costretti ad arrivare in aeroporto con largo anticipo per non rischiare di perdere il volo. Tanto che la Gesap, società di gestione dello scalo, su Twitter ha avvisato i viaggiatori di quanto stava accadendo e li ha invitati ad arrivare in aeroporto “in largo anticipo”. Ritardi ma non solo. Cinquanta passeggeri sono rimasti a terra, qualcuno ha dovuto acquistare nuovi biglietti aerei a prezzi molto alti pur di partire. Nel pomeriggio, al termine di una riunione Ksm-sindacati, la società diffonde una nota in cui attacca i sindacati e definisce “presunta” anche la contestazione messa in atto dalle guardie giurate. Ovviamente la Gesap “contesta la ricostruzione fatta da Ksm”.

Anzi alcuni spifferi parlano di vertici della Gesap imbufaliti per quanto accaduto. Sembra che infatti i responsabili della Ksm nei giorni scorsi avessero in qualche modo rassicurato la società che gestisce l’aeroporto che la prevista assemblea sindacale non avrebbe provocato disagi al Falcone-Borsellino. Rassicurazioni che invece non si sono dimostrate reali. Secondo i vertici quanto avvenuto oggi è una violazione degli obblighi contrattuali e “ricorda” (si fa per dire ndr) che queste violazioni secondo la legge potrebbero portare a una risoluzione del contratto. Insomma l’avvertimento è chiaro: se si dovesse ripetere, stracceremo il contratto.

L’azienda di sorveglianza con una nota diramata nel pomeriggio precisa che “nel 2014 la Ksm ha disdetto taluni contratti integrativi aziendali che prevedevano una serie di indennità, che considerato il momento critico, dovuto anche alla non erogazione di dette indennità da parte degli istituti concorrenti, causavano costi che non avrebbero permesso all’azienda di essere concorrenziale rispetto al mercato. Tale disdetta è stata recepita ed accettata dalle organizzazioni sindacali. Gli uffici amministrativi hanno provveduto a sospendere quindi tutte le indennità dei dipendenti, a eccezione di quelle riguardanti il personale operativo in aeroporto”.

E ciò secondo loro sarebbe stato un errore. “Ma accortisi dell’errore – continua la nota – e avvisando le organizzazioni sindacali, provvedevano a preannunciare la sospensione in oggetto. Stamattina dalle 8 alle 10 era stata indetta un’assemblea sindacale per i suddetti motivi, a cui hanno partecipato otto guardie giurate della Ksm. Non essendosi dichiarato nessuno stato di agitazione, l’azienda riteneva e ritiene che nessun disagio all’aeroporto di Palermo si sarebbe verificato. Le risorse umane impegnate durante l’assemblea erano state sin da subito temporaneamente sostituite al fine di non lasciare i varchi scoperti, per continuare ad assicurare il servizio. Nonostante le dovute precauzioni prese per tempo, per garantire ai nostri lavoratori di esercitare i loro diritti, e nella fattispecie di partecipare all’assemblea sindacale, si sono manifestati dei disagi le cui cause cercheremo di appurare al più presto, sempre nell’interesse dei fruitori dell’aeroporto e nel rispetto del nostro committente, la Gesap, a cui da anni offriamo un servizio altamente qualificato, svolto con il massimo della dedizione e della professionalità”.

L’azienda in definitiva ha aperto un’istruttoria sui presunti disagi che si sarebbero creati e “ove si configurassero responsabilità di carattere anche penale legate a una eventuale sospensione del servizio, andremo a relazionare alle autorità competenti. Ci assumeremo tutte le responsabilità che dovessero emergere, anche se allo stato attuale riteniamo che la società non abbia alcuna responsabilità ed eventuali fatti potrebbero essere addebitati a qualche dipendente che non ha fatto il proprio dovere. In ogni caso ci scusiamo – conclude la nota – per i disagi causati, nostro malgrado, dei quali cercheremo di scoprire al più presto le cause, e ci impegniamo a fare sì che episodi di questo tipo non debbano ripetersi mai più. Per trovare soluzioni ed evitare disagi alla Gesap e ai viaggiatori la Ksm ha indetto una riunione urgente per martedì prossimo, alla quale sarà presente anche il segretario nazionale di Ugl e i rappresentanti delle altre sigle sindacali”.

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