Catania, lavoratori “The Guardian” licenziati: l’istituto di vigilanza smentisce la Cgil

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29 marzo 2018

Tre lavoratori iscritti alla Cgil

Catania, lavoratori “The Guardian” licenziati: l’istituto di vigilanza smentisce la Cgil

“L’azienda è stata obbligata a prospettare a sei lavoratori il demansionamento anche economico, con l’impegno alla reintegrazione economica in ipotesi di nuove commesse”

“Nostro malgrado riscontriamo le deliranti esternazioni della Filcams CGIL, che per il tramite dei propri portavoce porge accuse gratuite e palesemente infondate, prospettando al lettore una versione dei fatti lontana dalla realtà e dalle solide motivazioni giuridiche che hanno portato al licenziamento dei tre dipendenti”. Così dalla direzione di “The Guardian”, l’istituto di vigilanza che, secondo la Cgil, avrebbe licenziato tre dipendenti, iscritti alla Filcams, ingiustamente.

“Infatti, contrariamente alla falsa informazione diramata dalla CGIL, la scrivente The Guardian – al fine di preservare i posti di lavoro a seguito di consistente contrazione di servizi, appurata e riconosciuta dalla stessa CGIL – è stata necessitata a prospettare a sei lavoratori, individuati mediante rigorosa applicazione dei criteri di legge, il demansionamento anche economico, con l’impegno alla reintegrazione economica in ipotesi di nuove commesse (indi la tutela del posto di lavoro era preservata) – si legge in una nota -. Per inciso è doveroso evidenziare che i predetti sei lavoratori risultavano iscritti a diverse sigle sindacali, tant’é che a seguito dei numerosi incontri susseguitisi in azienda e innanzi l’ispettorato del lavoro di Catania, tre degli stessi, tra cui un rappresentante sindacale di altra organizzazione – supportati dalla propria organizzazione sindacale che, comprendendo le ragioni oggettive e inconfutabili, ha saputo giustamente consigliare la strada della conservazione del posto di lavoro – hanno accettato il demansionamento. I tre lavoratori assistiti ed evidentemente supportati dalla CGIL, spiace dirlo, hanno viceversa optato per rifiutare tutte le proposte volte alla conservazione del posto di lavoro, pretendendo di continuare a lavorare come guardie giurate pur in assenza di commesse e scavalcando colleghi con maggiore anzianità di mansione di g.p.g. Strumentali e fuorvianti, oltre che denigratorie e diffamatorie, le accuse di discriminazione di genere: in primis perché l’organizzazione sindacale forse sconosce che l’amministratore unico della The Guardian è proprio una donna, e che la maggior parte del personale amministrativo dell’azienda è composto da donne, come sono ben otto le ulteriori posizioni lavorative occupate da donne. Nel caso di specie la posizione della lavoratrice è stata, al contrario, particolarmente posta all’attenzione dalla The Guardian, prospettando alla stessa, ancora prima della proposta di demansionamento formulata ai sei dipendenti, soluzioni alternative volte al mantenimento dell’occupazione e conciliabili con la richiesta della lavoratrice, più che legittima, di non prestare lavoro notturno e, dall’altro lato, la carenza di servizi diurni in capo all’azienda. La lavoratrice – che omette che da oltre un anno ha prestato attività come custode pur godendo di un trattamento economico da guardia giurata, sopportando l’azienda il relativo maggior costo – ha tuttavia sempre rifiutato categoricamente ogni proposta, anche di demansionamento temporaneo supportato da incentivo economico, ma pervicacemente, avallata dal proprio sindacato, ha ritenuto preferibile il licenziamento alla conservazione del posto. Ritiene la The Guardian che la prospettazione dei fatti per come oggi fornita smentisca in toto quanto asserito dalla CGIL, gettando al contrario ombre sull’operato della stessa, nei cui riguardi si preannuncia il ricorso all’Autorità Giudiziaria competente affinché valuti la sussistenza di ipotesi di reato in danno dell’onore e dell’immagine della The Guardian, con l’auspicio che la presente debacle voglia trovare idonea trattazione innanzi le competenti sedi all’uopo preposte, senza inutili botta e risposta sui siti di informazione“.

http://www.catanianews.it/2018/03/29/catania-lavoratori-the-guardian-licenziati-listituto-di-vigilanza-smentisce-la-cgil/

Catania, lavoratori “The Guardian” licenziati: l’istituto di vigilanza smentisce la Cgilultima modifica: 2018-03-30T11:15:03+02:00da sagittario290