Salerno, pugno duro dei controllori: “portoghesi” ridotti all’osso 

LaCitta

Cronaca

18 ottobre 2017

IL FATTO

Salerno, pugno duro dei controllori: “portoghesi” ridotti all’osso 

In una settimana venduti ticket per un mese. Triplicati gli acquisti via sms 

di Eleonora Tedesco

SALERNO. Sono continuamente in contatto via cellulare e WhatsApp. Come se fosse un risiko salernitano, si muovono coordinati, cercando di non accavallarsi per poter estendere il più possibile il servizio soprattutto nelle ore di punta e sulle linee più “calde”. Pettorina arancio fluorescente e scortati da una guardia giurata, da quasi 20 giorni, i controllori sono ritornati ad essere una presenza costante a bordo dei bus, dopo le ripetute denunce, da parte di cittadini e autisti, di episodi di borseggio e intemperanza. E, soprattutto, per stanare i tanti che finora hanno viaggiato impuniti senza biglietto vidimato. «I primi giorni – racconta Giovanni Matola – sono stati complicati soprattutto perché l’utenza era impreparata, non si aspettava che effettivamente il servizio di controllo sarebbe partito e abbiamo trovato moltissime persone, anche munite di ticket, ma senza averlo obliterato». Nei primi giorni, infatti, la squadra di 10 controllori affiancati da un professionista della sicurezza, ha dovuto, in primis, mettere in campo un lavoro fatto di diplomazia e pazienza, raggiungendo una media di 10 multe al giorno ciascuno. «La situazione è cambiata radicalmente quando i viaggiatori hanno capito che questo servizio non sarebbe stato sporadico e hanno iniziato a collaborare con noi, anzi le persone sono contente di vederci a bordo perché ci dicono di sentirsi più sicure. Inoltre, con il passare dei giorni, si è ridotto drasticamente il numero dei verbali, se prima su 10 persone molte non avevano il titolo di viaggio, ora la proporzione è ribaltata. Addirittura c’è stato un signore che, dopo aver ricevuto una multa è andato immediatamente a comprare l’abbonamento perché ha capito che viaggiare senza pagare non conviene più», chiarisce l’ex autista.

«Cerchiamo di essere elastici, di mantenere la calma e approcciarci alle persone con pazienza ed equilibrio», spiega Rosario Della Monica, la guardia giurata che lo scorta durante tutta la mezza giornata di controlli. E c’è un altro dato che non è sfuggito ai controllori: sono aumentate le richieste dei rivenditori di biglietti e molti tabacchi e bar che finora non li avevano, magari anche trovandosi nelle vicinanze delle fermate, chiedono informazioni per sapere quale procedura effettuare per poter vendere i biglietti. «Quando si è deciso di avviare il servizio, Bus Italia aveva calcolato un tasso di evasione pari al 35 per cento, la nostra percezione, sul campo, è che si sfiorassero percentuali almeno del 65 per cento. Ora sappiamo che, in molti casi, in una sola settimana è andata esaurita la fornitura di ticket che sarebbe bastata per un solo mese», riferisce un altro controllore, Alessandro Pellegrino. I furbetti, comunque, ci sono ancora così come restano una serie di fronti critici. «Spesso abbiamo problemi con chi sale a bordo senza biglietto e documento, si tratta soprattutto di senza tetto ed extra comunitari e siamo costretti a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine oppure con i minorenni, alle volte in torto e pure arroganti. Inoltre, ci sono stati dei ritardi nella consegna degli abbonamenti gratuiti agli studenti e questo fatto ha generato problemi», spiega Pellegrino. «Secondo la nostra percezione – ribadisce il collega Ciro Stanzione – questo servizio sta incidendo in positivo, ma può avere dei benefici effettivi solo se strutturato nel tempo e in prospettiva». Valutazioni positive confermate dalle guardie giurate, Giuseppe Dell’Università e Giuseppe Marano che, comunque indicano «nelle linee 2-24-11 e 8 dopo Pontecagnano», i fronti più caldi. Dall’osservatorio dell’azienda, non c’è ancora un bilancio definitivo sul servizio ed è ancora in corso la raccolta dei dati sull’incremento delle vendite dei biglietti e delle ammende inflitte. Unico dato finora certo sono le 600 multe nella prima settimana di controlli a tappeto. Un numero, però che non è completamente esemplificativo perché, in molti casi, il controllo è stato effettuato alla salita degli utenti, quindi chi non aveva il biglietto non ha avuto la contravvenzione, ma non ha nemmeno viaggiato a scrocco. Altro elemento è il triplicarsi degli acquisti dei ticket via sms.

http://www.lacittadisalerno.it/cronaca/salerno-pugno-duro-dei-controllori-portoghesi-ridotti-all-osso-1.1735577

Salerno, pugno duro dei controllori: “portoghesi” ridotti all’osso ultima modifica: 2017-10-19T10:45:23+02:00da sagittario290