Aspiranti vigilantes bocciati in serie: ultimatum di Trenord alle società

il_giorno

Cronaca

26 luglio 2017

Aspiranti vigilantes bocciati in serie: ultimatum di Trenord alle società

Solo 30 hanno passato l’esame della prefettura. “Urge arrivare a 125”

di GIAMBATTISTA ANASTASIO

Milano, 26 luglio 2017 – Trenord è pronta a convocare le società di vigilanza privata che all’inizio dell’anno si sono aggiudicate l’appalto da 8,5 milioni di euro per garantire l’ordine a bordo treno. Nel raggruppamento che ha vinto la gara ci sono, tra le altre, Italpol, Sicuritalia, Ivri, Allsystem: le principali società del settore. Tutte nel mirino di Trenord, ora. E il motivo è presto detto: la Regione, a partire dal presidente Maroni, ha più volte annunciato il ricorso ai vigilantes per tutelare il personale di Trenord e i pendolari. Nella calda estate del 2015, quella del capotreno Carlo Di Napoli aggredito a colpi di machete, il governatore annunciò il ricorso a 200 guardie giurate. Col passare dei mesi si è via via scesi. Fatto sta che oggi Trenord ha risorse economiche per ingaggiare 125 vigilantes.

Al momento, però, ne ha in forza soltanto 30 perché i candidati reclutati dalle società di vigilanza privata quasi mai superano l’esame per ottenere l’abilitazione ad operare, armati, a bordo dei treni. L’esame si fa in questura, la commissione che giudica è di nomina prefettizia. Il punto, a quanto pare, è che quasi nessuno arriva preparato a dovere. Un fatto che è stato messo sul tavolo nel corso del confronto in Prefettura di lunedì pomeriggio. Da qui la decisione di Trenord, pronta a inviare lettere di convocazione alle società e a metterle di fronte ad un bivio: o provvedono a istruire a dovere gli aspiranti vigilantes consentendo a Trenord di dare fondo agli 8,5 milioni di euro stanziati per la sicurezza dei convogli oppure la stessa Trenord è pronta a valutare ogni azione, anche, in estrema ratio, una eventuale rescissione del contratto. Del resto, tra pochi mesi a Palazzo Lombardia sarà la campagna elettorale a farla da padrone ed è quindi preferibile che i numeri tornino. Il tavolo di lunedì pomeriggio ha avuto un seguito ieri: Rfi è stata infatti invitata a partecipare alla riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, di nuovo in quel di corso Monforte, perché si potesse affrontare il tema dei tornelli da installare in tutte le stazioni lombarde. A quanto si apprende Rfi si è impegnata a presentare a settembre un cronoprogramma per l’installazione di filtri di ingresso nelle stazioni a partire da quelle del passante ferroviario milanese, particolarmente sguarnite. Il cronoprogramma abbraccerà qualcosa come 4 anni e mezzo, se è vero che la scadenza è fissata al 2022. E si pensa anche a tornelli ad altezza uomo, di quelli che non si possono scavalcare.

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Aspiranti vigilantes bocciati in serie: ultimatum di Trenord alle societàultima modifica: 2017-07-27T11:15:13+02:00da sagittario290