Palermo, su autobus e tram tornano i vigilantes

Cronaca

29 maggio 2017

Palermo, su autobus e tram tornano i vigilantes

Nel mirino chi viaggia a sbafo. Le 28 guardie giurate saranno in servizio dal prossimo fine settimana: opereranno sulle linee più affollate

di SARA SCARAFIA

A bordo di bus e tram tornano le guardie giurate, ma stavolta senza armi e con il compito preciso — oltre che di garantire la sicurezza a bordo — di far munire di biglietto i passeggeri: l’Amat alla prese con la grana dei viaggiatori non paganti ha aggiudicato alla ditta Securpol di Palermo l’appalto per la vigilanza a bordo dei mezzi. Dal prossimo fine settimana e per tutta l’estate, 28 vigilantes saliranno per otto ore al giorno nelle linee 101, 806 e sulla linea 1 del tram. “Prevalentemente su queste linee — dice l’azienda — ma non solo. Le utilizzeremo dove servono”.

L’Amat, dopo la sperimentazione della scorsa estate, ha voluto replicare, forte dei risultati economici: “Per ogni euro speso per i vigilantes ne incassiamo 2,5”, dice la spa. L’azienda ha chiesto 6mila ore si servizio mettendo a base d’asta un compenso di 15 euro l’ora: la Securpol ha offerto un ribasso del 24 per cento.

Ma cosa faranno esattamente le guardie? Anzitutto, a differenza della scorsa estate, non saranno armate ma indosseranno solo la divisa. Il loro compito principale sarà quello di garantire la sicurezza a bordo. “Abbiamo ritenuto che le armi non fossero necessarie — dice il vice presidente dell’Amat, Diego Bellia — è personale specializzato che ha le competenze per assicurare condizioni di viaggio tranquille”. Di certo i dipendenti di Securpol saliranno sui bus diretti a Mondello soprattutto la mattina: “Quando la scuola finisce — continua Bellia — i ragazzini vanno al mare e sono capitati diversi episodi sgradevoli”. Tensioni, aggressioni a controllori e autisti si verificano spesso pure sulla linea 1 del tram, quella diretta a Brancaccio, soprattutto il sabato pomeriggio d’inverno.

Ma la novità di questo nuovo bando sarà la possibilità per i vigilantes di sostituire i controllori quando non sono a bordo. Anzi, se il verificatore non sarà presente, le guardie giurate dovranno occuparsi prevalentemente di far munire i passeggeri di ticket. Perché la società del trasporto pubblico, oltre che con un grosso problema di sicurezza, ha un grosso problema di evasione: quasi uno su due prende i mezzi pubblici senza pagare. E il dato più avvilente è che nel 2016 solo 400 passeggeri beccati senza biglietto su bus e tram hanno pagato la sanzione da 53,40 euro: 400 multati su 5.319, solo il 7,5 per cento. Significa che il 92,5 per cento dei viaggiatori che hanno preso i mezzi Amat gratis, e che sono stati per questo multati, ha stracciato il verbale appena ha messo piede fuori dalla vettura.

In totale, dalla lotta all’evasione il Comune ha ricavato 31mila euro. Recuperare le somme da chi non paga è un’odissea: in Sicilia la sanzione elevata dai verificatori sui mezzi pubblici non è equiparata alle contravvenzioni dei vigili urbani e questo significa che

l’unico strumento nelle mani delle aziende del trasporto pubblico per recuperare il credito è di procedere con un decreto ingiuntivo: in soldoni spendere 400 euro per recuperane al massimo 30. Per questo i decreti ingiuntivi sono pochissimi. Meglio risolvere il problema alla radice: “Con le guardie giurate i biglietti si vendono”. Mentre avvia una nuova sperimentazione di tre mesi, l’Amat lavora al bando europeo per assegnare il servizio di vigilanza per due anni.

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