Vigilantes armati al posto dei controllori

MattinoPadova

Cronaca

09 maggio 2017

Vigilantes armati al posto dei controllori

Nove guardie giurate controllano i biglietti, scoraggiando i “portoghesi”. Mazzarolli: «Alzeremo le multe fino a 100 euro»

di Felice Paduano

PADOVA. Ora è diventato molto più difficile viaggiare a bordo del tram e degli autobus di BusItalia senza biglietto (1.30 euro urbano, valido per 75 minuti e 1.50 suburbano, per 90 minuti) oppure senza abbonamento.

Dall’8 maggio sono entrate in servizio le nuove guardie giurate, al momento 9, tra cui due donne, assunte in sub-appalto da BusItalia, che fanno parte dell’organico di due note società private di vigilanza, entrambe con sedi operative in Veneto.

Si tratta di Arco Vigilanza, con uffici in via Miranese, a Venezia/Mestre, un’azienda che attualmente lavora anche per il porto di Venezia e l’altra, la Costantini Cds, con sede a Venezia-Zelarino.

I nuovi vigilanti, essendo guardie giurate a tutti gli effetti, potranno effettuare il servizio anche con la pistola in fondina. Per il momento i vigilanti sono ancora affiancati dai “vecchi” controllori di BusItalia Veneto, che effettuano le verifiche dei biglietti ancora come dipendenti diretti dell’azienda in lavoro straordinario.

Ma, già nei prossimi giorni, i controllori-sceriffi, potranno operare in modo autonomo senza più essere affiancati dagli autisti prestati al controllo. Gli amministratori di BusItalia hanno già deciso di far lavorare i vigilanti molto di più sul tram e, di meno, sulle linee dei bus, dove, almeno per le prossime settimane, il controllo sarà effettuato ancora dagli autisti comandati come verificatori.

«In pratica il controllo dei biglietti a bordo cambia radicalmente» osserva il presidente di BusItalia Veneto, Ludovico Mazzarolli «Visto che la Regione non ci poteva concedere la possibilità di assumere controllori di una società terza per rendere le verifiche più efficaci, abbiamo deciso di utilizzare l’allegato di settore del Def, approvato recentemente dal Governo. E così siamo già riusciti ad assumere nove nuovi vigilanti da aziende del settore già presenti sul territorio a costi non proibitivi ed abbiamo anche l’intenzione di portare la multa nei confronti degli trasgressori da 53 a 80 euro o, addirittura, a 100. Sono convinto che far circolare a bordo del tram, specialmente nel tratto che va dalla stazione a Pontevigodarzere, non solo a livello sporadico, ma in quasi tutte le fasce orarie, pattuglie intere di vigilanti, costituirà un vero deterrente per invogliare gli utenti a salire sul tram e sul bus solo con il biglietto in tasca, da obliterare subito».

La decisione di assumere un bel numero di guardie giurate e di far diventare più pesante la multa ai portoghesi ha uno stretto rapporto con la situazione attuale in cui, all’interno dell’azienda, si trova il settore delle sanzioni.

Nel 2016 sono state appioppate 27.000 multe. Di tale somma, però, è stato recuperato solo il 20 per cento. In pratica l’azienda, guidata da Franco Viola e Ludovico Mazzarolli, ha avuto un mancato introito di 1.2 milioni di euro. Troppi soldi per restare con le mani in mano e lasciare crescere l’evasione sempre di più anno dopo anno.

Nel 2012 i vigilantes erano già stati assunti per un periodo per arginare i “portoghesi” sia in tram che in bus.

All’epoca il presidente di Aps Holding, Amedeo Lavorato stimava la percentuale di chi non pagava il biglietto a bordo dei mezzi pubblici padovani intorno al 10 per cento del totale, il che significava all’epoca un mancato introito di due milioni di euro all’anno per le casse dell’azienda.

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