Cronaca
22 marzo 2015
I vigilantes di strade e piazze
Sos furti: nasce l’associazione “Controllo residenti” di Manolo Morandini
CECINA. Il cartello all’inizio della via ammonisce i malintenzionati. “Zona controllo residenti”. Campo bianco e scritte blu, le dimensioni di un segnale di divieto stradale. Parte da qui la strategia di contrasto alla microcriminalità dell’Associazione Controllo dei residenti di Cecina. «Niente ronde», si affretta a dire il presidente del neonato sodalizio Marco Vollero, 41 anni di professione vigilante, «ma un sistema di autocontrollo a supporto delle forze dell’ordine». I cartelli per adesso sono sulla carta, ma se il progetto incontrerà i favori del Comune di Cecina presto potrebbero spuntare in città.
In pratica, gli abitanti di una zona si controllano a vicenda per scongiurare furti e truffe. «Faranno capo a un coordinatore della strada e contatteranno le forze dell’ordine segnalando, in maniera dettagliata e tempestiva, auto e persone sospette». Non c’è niente di originale. «Si tratta di un’esperienza diffusa in molti comuni, alcuni anche in Toscana – afferma il presidente Vollero –. Un sistema che è stato messo a punto negli Stati Uniti negli anni ‘70 e che nel tempo si è diffuso anche in Europa».
Chissà quante volte deve averci pensato nei sui turni di vigilante notturno. «Se ci fossero più occhi attenti e soprattutto meno indifferenza tutti ci sentiremmo già più sicuri», dice. Così, si è guardato intorno e con alcuni amici ha deciso di provare a dare gambe al progetto. «Presto organizzeremo un incontro di presentazione in pubblico, non ci sono tessere e tutto si basa sul volontariato».
Una questione di buon vicinato. «A Cecina c’è un ambiente ancora a dimensione “umana”: conosco tutti i vicini, ci si ferma a scambiare un saluto e quattro chiacchiere – dice –. Si tratta di controllare, come fossero le proprie, anche le case e i giardini dei vicini, segnalando auto in sosta con persone all’interno o ferme a motore acceso o persone strane che si avvicinano ai cancelli». E aggiunge: «Per vincere il timore a esporsi tra i singoli e le forze dell’ordine in ogni zona ci sarà un referente. Gli abitanti faranno capo a un coordinatore della strada che si farà carico di contattare le forze dell’ordine segnalando, in maniera dettagliata e tempestiva, auto e persone sospette. Il tutto in modo volontario».
Può funzionare? «Nessuno esce in strada a fare l’eroe: basta segnalare alle forze dell’ordine i casi sospetti e avvertire il coordinatore di via, che inoltrerà un messaggio a tutti i residenti, mettendoli in allerta. Si tratta insomma di creare delle liste in cui si condivide una rete di numeri telefonici». Nulla di più e nulla di meno. «A chi sembra una banalità – conclude Marco Vollero – vuol dire che è fortunato e non ha mai subito lo sfregio di un furto in casa».