Sicurezza, 700 vigilantes in provincia

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Cronaca

17 settembre 2014

Sicurezza, 700 vigilantes in provincia

“Mille occhi sulla città” estesa a nove comuni. Sottoscritta l’intesa fra le forze dell’ordine e le società di guardie giurate

di Roberta De Rossi

VENEZIA. Il nome del protocollo rende chiara l’idea: “Mille occhi sulla città”. Si tratta dell’intesa triennale sottoscritta ieri in Prefettura tra le forze dell’ordine e sei società di vigilanza privata (Axitea, Rangers, Cds, Castellano, Serenissima, Civis): gli occhi delle guardie giurate in servizio diventano campanelli di allerta, in contatto diretto con la Questura o la centrale operativa dei carabinieri, per un controllo più capillare del territorio. Vigilanza privata che si fa allerta pubblica, nel segnalare immediatamente movimenti sospetti o veri e propri reati in corso: il vigilante non interviene, ma permette alle forze dell’ordine un pronto intervento.

Un’esperienza testata positivamente nel Comune di Venezia, che ieri è stata così estesa a altri comuni della provincia, che hanno aderito al protocollo: Caorle, Chioggia, Jesolo, San Michele al Tagliamento, Stra, Cavallino- Treporti, Eraclea, San Donà di Piave, Spinea.

Le sei società private, che hanno sottoscritto il protocollo, hanno circa 700 guardie giurate alle loro dipendenze e che d’ora in poi saranno coinvolte – opportunamente formate dalla Questura – in quest’opera di monitoraggio del territorio: se assisteranno a movimenti sospetti nell’area del comune di Venezia si metteranno in contatto con la centrale operativa della Questura, per i comuni della provincia con il Comando dei carabinieri, ma nel protocollo sono coinvolte anche Guardia di Finanza e Polizie locali.

«L’esperienza veneziana è stata molto positiva», commenta il questore Angelo Sanna, «perché le pronte segnalazioni delle guardie giurate, appositamente formate e aggiornate, con corsi che hanno permesso anche di creare una reciproca fiducia, hanno permesso di sventare furti in appartamento e anche una rapina, quest’ultima grazie alla segnalazione di due guardie giurate fuori servizio che abbiamo ringraziato ufficialmente».

Sempre da un vigilante in servizio in Lista di Spagna, ad esempio, due anni fa arrivò la segnalazione che permise di fermare e denunciare il conducente dell’auto che attraversò il ponte della Costituzione arrivando fino in campo San Geremia.

«Questo protocollo intende allargare la platea della sicurezza partecipata», osserva il prefetto Domenico Cuttaia, «gli istituti di vigilanza e le guardie giurate svolgono attività di sicurezza a tutela delle proprietà private, sulla base di autorizzazioni del ministero dell’Interno e della Questura: gli organi di polizia possono avere interesse alla collaborazione della qualificata opera di questi professionisti . I risultati si sono visti con il primo protocollo triennale sottoscritto con il Comune di Venezia e ora allargato ad altri nove comuni: centinaia le segnalazioni giunte in questi anni dalle guardie giurate. In questo modo di estende il controllo del territorio a favore dei cittadini , grazie alla cooperazione tra forze dell’ordine e istituti di vigilanza». «Un grande privilegio per gli istituti di vigilanza», commenta Giovanni Finetto, «per la fiducia delle autorità che si occupano di sicurezza».

Una rete di “Mille occhi” per rendere più capillare il controllo del territorio.

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