Loomis, un obiettivo milionario

Cronaca

26 febbraio 2018

Loomis, un obiettivo milionario

Il colpo, sventato dalle autorità, era preparato nei minimi dettagli. I malviventi, attivi a livello internazionale, non erano armati

Il colpo era stato pensato nei minimi dettagli. Ogni spostamento della banda deciso a tavolino. Ognuno col suo ruolo preciso: chi operativo, chi di supporto.

L’obiettivo era la ditta di via motta Chiasso, la Loomis, azienda attiva nella logistica di valori. Secondo indiscrezioni di TeleTicino l’obiettivo era a sei cifre. Svariati milioni di franchi in contanti e lingotti d’oro. A loro volta però i malviventi, alcuni con precedenti specifici, sono finiti in un piano più grande, coordinato dalla polizia cantonale e dagli inquirenti italiani.

“Operazioni di questo tipo, anche da parte della polizia, vanno studiate dei minimi dettagli” spiega il portavoce della polizia cantonale Renato Pizolli ai microfoni di TeleTicino. “Una collaborazione internazionale fattiva e continuativa come quella avuta con i carabinieri di Ceriniola e poi anche di Como e di Abbiategrasso, è la chiave per riuscire ad avere il numero di informazioni sufficienti per agire, da un lato con tempestività, e dall’altro riducendo al massimo i rischi”.

L’operazione è stata condotta dai reparti speciali in modo non cruento. Non è stato esploso alcun colpo di arma da fuoco, precisa il portavoce della cantonale. I malviventi non erano armati. In tutto sono state fermate 12 persone, tutti italiani provenienti dal sud Italia, tra i 28 e 53 anni. Cinque malviventi sono stati arrestati in Ticino. Altri sette in Italia tra Abbiategrasso e Como. Si tratta di professionisti, attivi a livello internazionale, specializzati nella tecnica del buco. In soldoni: per entrare nell’azienda si erano muniti di un’apparecchiatura, una carotatrice che permette di fare dei buchi in strutture anche estremamente resistenti, sufficientemente grande per farci passare un uomo.

Ma questo è solo un dettaglio. Altri sono emersi in mattinata con la Scientifica. Una squadra di inquirenti è salita sul tetto di un’azienda che dista a pochi metri da quello che doveva essere l’obiettivo dei malviventi. E lì hanno trovato, conferma la Scientifica a TeleTicino, un apparecchio radio utilizzato per inibire a distanza l’allarme della Loomis e quindi continuare l’azione di carotaggio. Non solo: gli inquirenti hanno sequestrato in Ticino due auto rubate. A Como un camion, che sarebbe servito per portare la refurtiva dal Ticino all’Italia senza dare nell’occhio visto il peso e la quantità della refurtiva che la banda pensava di racimolare.

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Loomis, un obiettivo milionarioultima modifica: 2018-02-27T11:00:13+01:00da sagittario290