Più aggressioni e meno vigilanza: pronto soccorso del San Giovanni Bosco in tilt

Cronaca

Lunedì 9 Ottobre 2017, 18:34

Più aggressioni e meno vigilanza: pronto soccorso del San Giovanni Bosco in tilt

di Melina Chiapparino

Aggressioni, minacce e sputi contro il personale sanitario dell’ospedale San Giovanni Bosco. Sono questi gli episodi che si verificano con grande frequenza nell’unico pronto soccorso napoletano che non è ancora dotato del Triage, il sistema per il filtraggio delle assistenze che assegna un codice di colore diverso ai pazienti, stabilendo la priorità degli interventi. Da due settimane si è registrato un aumento degli episodi di violenza tra le mura ospedaliere del pronto soccorso della Doganella che, proprio da due settimane, ha subito un ridimensionamento delle guardie giurate che vigilano quell’area. 

Dal gennaio del 2015, nella distribuzione della vigilanza presidiale, erano state aggiunte due unità nel pronto soccorso per raggiungere un totale di 4 guardie giurate per ciascun turno di servizio. Una quantità considerata necessaria rispetto ai problemi di aggressioni verbali e fisiche che già due anni fa rendevano più complicato, oltre che pericoloso, il lavoro di medici e infermieri. 

«La media delle aggressioni nell’area del pronto soccorso è salita ad almeno un episodio ogni due giorni, sebbene non sempre si tratti di violenza fisica – spiega Giuseppe Alviti presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Guardie Particolari Giurate – è scaduto il mandato delle unità di vigilanza aggiunte nel 2015 ma oggi più di allora il presidio necessita di rinforzi per mantenere la sicurezza e la legalità di quei luoghi».

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Più aggressioni e meno vigilanza: pronto soccorso del San Giovanni Bosco in tiltultima modifica: 2017-10-10T11:15:33+02:00da sagittario290