Giovane leader musulmana: “Insultata in aeroporto, ma ho diritto a non togliere velo e giacca in pubblico”

Cronaca

28 settembre 2017

Giovane leader musulmana: “Insultata in aeroporto, ma ho diritto a non togliere velo e giacca in pubblico”

La denuncia della ragazza, stava andando a Bruxelles per un intervento sul tema della discriminazione al Parlamento europeo. “Mi ha detto tornatene nel tuo Paese, ma io sono nata in Italia. E’ assurdo che si festeggi per le donne in Arabia Saudita che possono guidare, quando da noi si viene trattate in questo modo”

di ZITA DAZZI e MASSIMO PISA

Denuncia di essere stata invitata a togliersi velo e a rimanere con le braccia scoperte, durante i controlli al varco di frontiera dell’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo) Nadia Bouzekri, la presidente dell’Associazione dei Giovani musulmani d’Italia. La giovane rappresentante dei musulmani ha fatto la sua denuncia con due video postati su Facebook, mercoledì sera, dopo aver avuto una violenta discussione con le guardie giurate agli imbarchi internazionali dello scalo bergamasco, dove era andata per prendere un volo diretto a Bruxelles.

Qui oggi Bouzekri presenta un intervento al Parlamento europeo proprio sul tema della discriminazione: “Denuncerò anche di fronte all’assemblea della Comunità Europea quanto è successo ieri all’aeroporto, dove una giovane agente donna di cui non conosco il nome, ma che saprei riconoscere, mi ha invitato con modi bruschi a togliermi il velo e anche la giacca – spiega Bouzekri su Fb – Io le ho dato piena disponibilità a fare quanto mi chiedeva in un luogo appartato, in genere negli aeroporti esiste una stanza per eseguire queste procedure di sicurezza nei confronti di donne che indossano il velo islamico e che rispettano alcuni precetti religiosi riguardo all’abbigliamento. Ma l’agente ha cominciato a insultare e a rivolgermi frasi pesanti legate alla mia nazionalità. Mi ha detto di tornare al mio paese, anche se io ho la cittadinanza Italiana, sono nata in Italia”.

La questura di Bergamo ha confermato l’episodio, spiegando che la discussione è avvenuta con un’agente del corpo di sorveglianza privato che fa le perquisizioni con i metal detector. Anche la donna che ha raccontato i fatti avvenuti mercoledì sera conferma di essersi poi rivolti alle autorità della polizia di frontiera per denunciare l’accaduto. “E’ assurdo che in Italia si festeggi il fatto che in Arabia Saudita le donne vengono autorizzate a guidare, quando da noi si viene trattate in questo modo”.
 

La denuncia della giovane è stata ripresa anche dalla consigliera comunale di Milano Sumaya Abdel Qader (Pd)  che ha condiviso il post della collega della comunità islamica sulla sua pagina Facebook, post nel quale c’è linkato anche un video in cui viene descritta la vicenda. Di fronte alla discussione nata fra la donna e l’ufficiale di frontiera, sarebbero intervenuti altri agenti. La perquisizione è stata poi fatta come chiedeva la donna in una stanza chiusa, ma solo dopo una lunga e accesa trattativa.

Nel giro di poco comunque la presidente dei Giovani musulmani è riuscita a mettersi in viaggio raggiungendo la sua destinazione ma promettendo di prendere iniziative legali al suo rientro in Italia. “Non mi oppongo ai controlli. Ma è un nostro diritto essere perquisite e spogliate in un ambiente non esposto agli sguardi del pubblico”, conclude la presidente dei Giovani musulmani. “Mi muoverò personalmente per approfondire l’accaduto e per sostenere Nadia Bouzekri” scrive la consigliera Abdel Qader che parla anche di “diritto violato” e di “insulti pubblici da parte dell’agente” di frontiera all’indirizzo della donna velata.

http://milano.repubblica.it/cronaca/2017/09/28/news/velo_aeroporto_orio_al_serio-176769065/

Giovane leader musulmana: “Insultata in aeroporto, ma ho diritto a non togliere velo e giacca in pubblico”ultima modifica: 2017-09-29T11:30:21+02:00da sagittario290