Corso dei Mille, la rapina al portavalori: in carcere componente del commando

PalermoToday

Cronaca

29 settembre 2017 11:19

Corso dei Mille, la rapina al portavalori: in carcere componente del commando

Preso Salvatore Bruno, 36 anni, è stato riconosciuto colpevole dei reati di rapina aggravata nei confronti di una guardia giurata e di tentato omicidio nei confronti di alcuni poliziotti. Gli spari in strada, tra le persone, le indagini e la condanna

Assaltò un portavalori i corso dei Mille: con questa accusa la polizia ha arrestato Salvatore Bruno, 36 anni, che era già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Bruno – che proprio ieri è stato condannato a 12 anni e 4 mesi di reclusione dalla Corte d’Appello di Palermo – è stato riconosciuto colpevole dei reati di rapina aggravata nei confronti di una guardia giurata e di tentato omicidio nei confronti di alcuni poliziotti.

I fatti risalgono all’1° agosto 2015 quando Bruno – insieme a Gianluca De Biasio, 35 anni, Gaetano Castiglione (44) e Giusto Lo Bocchiaro (43) si era reso protagonista dell’assalto nei pressi dell’ufficio postale Guarnaschelli. L’episodio si consumò di mattina: una guardia giurata, appena scesa dal furgone blindato, mentre si apprestava a consegnare all’ufficio postale un plico contenente 100 mila euro, venne aggredita alle spalle dai rapinatori armati di pistola, che gli riuscirono a rubare il sacco contenente il denaro e la pistola in dotazione. 

In quell’occasione nacque un conflitto a fuoco tra il commando armato e una volante di polizia, nel frattempo intervenuta. Alla vista degli agenti i criminali fecero infatti esplodere diversi colpi, incuranti del fatto che sulla strada fossero presenti numerosi persone, tra cui molti anziani in attesa di ritirare la pensione. Dopo la sparatoria un componente del commando Gaetano Castiglione, 42 anni, rimase ferito. L’uomo finì a terra con lo scooter in via Laudicina. Gli agenti riuscirono a bloccarlo e arrestarlo, mentre gli altri rapinatori si diedero alla fuga con i soldi. Poi le indagini: il 7 e 18 agosto 2015 furono arrestati rispettivamente Salvatore Bruno e Gianluca De Biasio. Il primo fu preso mentre si trovava nascosto nel sedile posteriore di un’auto guidata da un familiare; il secondo invece venne rintracciato in una villetta isolata nei pressi di Trabia. 

Il Tribunale di Palermo, nel febbraio 2016, condannò De Biasio e Castiglione, già reclusi in carcere per quei fatti. alla pena di 10 anni 10 e mesi di reclusione per il reato di rapina aggravata, assolvendoli per l’accusa di tentato omicidio. Salvatore Bruno invece fu assolto da entrambi i capi d’imputazione e, conseguentemente, scarcerato. Ieri sera, la Corte d’Appello di Palermo, riformando la sentenza di primo grado, ha riconosciuto i tre malviventi colpevoli sia del reato di rapina aggravata che di quello di tentato omicidio. Per gli stessi fatti un altro componente del gruppo armato autore della rapina, Giusto Lo Bocchiaro, era stato arrestato il 20 novembre 2016 dagli agenti della Mobile. “Lo Bocchiaro – dicono dalla polizia – in quella circostanza aiutò i complici tenendo a distanza dalla guardia giurata, le persone che erano in attesa, per poi darsi alla fuga”.

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