L’azienda può controllarmi col Gps se guido un mezzo aziendale?

Attualità

9 luglio 2017

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L’azienda può controllarmi col Gps se guido un mezzo aziendale?

Quando il datore di lavoro può controllare gli spostamenti del dipendente sull’automobile o sul furgone aziendale nel momento in cui è in missione e svolge attività lavorativa.

Redazione

Di recente il Jobs Act ha liberalizzato l’utilizzo di sistemi di controllo a distanza sugli strumenti di lavoro usati dai dipendenti per svolgere la propria prestazione come cellulari, pc, tablet. Non c’è quindi bisogno di un preventivo accordo coi sindacati. Tra questi strumenti vi rientra anche l’uso del Gps sul mezzo aziendale. In altre parole l’azienda può controllare gli spostamenti del dipendente quando si trova su un’auto o un furgone di servizio.
Le apparecchiature di geolocalizzazione satellitare montate su autoveicoli aziendali, sono infatti considerate strumenti impiegati dal lavoratore per rendere la propria attività lavorativa essenziale o funzionale per l’esecuzione dell’attività stessa, o se il loro utilizzo è imposto da specifiche disposizioni normative di carattere legislativo o regolamentare (ad esempio: sistemi GPS per il trasporto di portavalori superiore a € 1.500.000,00). In tali casi, per la loro installazione, non è richiesto alcun accordo sindacale o alcuna autorizzazione da parte dell’Ispettorato.

Di recente il Garante della Privacy ha dettato alcune delle specifiche tecniche perché il controllo a distanza del dipendente sul veicolo aziendale tramite Gps possa essere considerato legale. In particolare è necessario che siano rispettate le seguenti condizioni:
i dati non possono considerarsi anonimi, essendo comunque sempre possibile procedere all’associazione tra questi ed un interessato identificabile, attraverso il prospetto del sistema dei turni;
possono formare oggetto di trattamento solo i dati necessari, pertinenti e non eccedenti le finalità indicate;
i dati raccolti (codice percorso, tipo di servizio, tipo di attrezzatura, data e ora di inizio e fine servizio; operatori assegnati) possono essere conservati per tutta la durata del rapporto di lavoro e, comunque, nel rispetto dello specifico termine prescrizionale;
il report dei servizi resi rispetto a quanto preventivato, comunicati con periodicità mensile, non deve contenere dati personali;
infatti l’identificazione degli interessati può avvenire solo in caso di necessità, per scopi determinati, espliciti e legittimi e i dati sono utilizzabili in altre operazioni di trattamento in termini compatibili con tali scopi (individuazione e risoluzione di eventuali gravi irregolarità nella copertura del servizio);
devono essere impartite, se necessario, le dovute istruzioni al fornitore del servizio di localizzazione, che andrà designato responsabile del trattamento;
la rilevazione della posizione del veicoli di raccolta ogni 30 secondi, come prospettato dalla società richiedente, è eccessivo e può essere sostituito da un sistema che rilevi la posizione nel momento in cui l’automezzo giunga in prossimità di un punto di raccolta;
solo in presenza di anomalie predeterminate nella gestione di un servizio, può essere attivata una rilevazione (in tempo reale) della posizione geografica dell’automezzo.
Inoltre la società che gestisce la raccolta rifiuti attraverso il predetto sistema di localizzazione deve:
informare i dipendenti su tale sistema di raccolta dati;
predisporre misure al fine di garantire agli interessati l’esercizio dei diritti di accesso ai dati trattati allo scopo di visionarli, modificarli, cancellarli se non corretti ecc.;
effettuare la notifica al Garante;
adottare le misure di sicurezza, preservare l’integrità dei dati trattati e prevenire l’accesso agli stessi da parte di soggetti non autorizzati.

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L’azienda può controllarmi col Gps se guido un mezzo aziendale?ultima modifica: 2017-07-10T11:15:14+02:00da sagittario290