Attualità
2 maggio 2017 17:32
Vigilanza privata in spiaggia, Polizia Municipale d’accordo. Piunti: “Ma la gente difende gli abusivi”
Di Massimo Falcioni
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Polizia Municipale promuove il progetto della vigilanza privata in spiaggia. “La collaborazione avvenne già in occasione delle passate notti bianche – afferma il Comandante Giuseppe Coccia – un operatore dei vigili urbani girava per il centro e a distanza altre tre persone fungevano da deterrente”.
Il progetto, utile a fronteggiare la piaga del commercio abusivo, è stato illustrato in Commissione e lì tornerà fra due settimane per l’approvazione definitiva.
Tutto nasce dalla richiesta degli operatori turistici- sui quali ricadrebbe la spesa – infastiditi dai vu cumprà che d’estate girano tra gli ombrelloni con merce contraffatta o che, addirittura, arrivano a muoversi con carretti e bancarelle mobili sulla battigia.
“Non vogliamo più avere mercati paralleli – tuona Carmine Chiodi – abbiamo ricevuto una richiesta forte ed insistente. Il ruolo della vigilanza sarà quello di presidiare la zona e fare da collegamento con le forze dell’ordine. La sfida va vinta, non è più possibile andare avanti così. Il problema riguarda tutta Italia, ma metterci del nostro per migliorare la situazione vigente è un atto dovuto ai cittadini e ai turisti”.
Il potere d’intervento sarebbe pertanto pari allo zero, ma al contempo utile a segnalare i reati agli organi preposti. Una sorta di presidio permanente, che però non piace affatto a Flavia Mandrelli. “Sono assolutamente contraria – critica la consigliera di Articolo Uno – l’idea non mi convince, anzi mi crea inquietudine. Si rafforzi piuttosto l’organico dei vigili urbani”.
Il sindaco Piunti nei prossimi giorni incontrerà il Prefetto per definire la cabina di regia: “Vorremmo avere noi il coordinamento delle operazioni attraverso la Municipale. Con noi l’abusivismo è stato ridimensionato. Lo dicono i numeri, è un dato oggettivo”. E aggiunge: “Nel caso delle operazioni in spiaggia le difficoltà maggiori sono generate dagli acquirenti, che spesse volte difendono i venditori”.