Nascosto con due pistole e quel fucile maledetto

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Cronaca

10 aprile 2017

Nascosto con due pistole e quel fucile maledetto

In due anni di scorribande tra Ferrara e Ravenna Igor ha raccolto un arsenale Le Beretta strappate al vigilante aggredito e al guardiacaccia ferito

Braccato in mezzo alla palude delle valli di Marmorta, armato, almeno di due pistole: quella rubata 10 giorni fa ad una guardia giurata a Consandolo, con cui ha sparato uccidendo Valerio Verri e ferendo il poliziotto provinciale Marco Ravaglia e la stessa pistola d’ordinanza che ha rubato a quest’ultimo, dopo averlo ferito e poco prima di fuggire dal Mezzano teatro della tragedia di sabato sera. Ezechiele-Igor Vaclavic, lo slavo (non più il russo, come sarebbe stato accertato solo in questi giorni, e solo dopo la mattanza di Consandolo e di Budrio) adesso è pericoloso più di prima, quando si aggirava per le campagne con un fucile da caccia a tracolla, forse lo stesso fucile rubato nel settembre 2015 ina casa Tartari ad Aguscello.

Troppi strani furti di fucili

Forse con altri fucili rubati sempre nella zona di Consandolo, visto che nel febbraio scorso da una casa sparirono 8 fucili mentre altri 5 furono abbandonati assieme all’armadio corazzato che li conteneva. Armato di tutto punto, dunque, adesso Igor è un uomo in fuga, con addosso la pressione di oltre 200 militari e poliziotti che stanno cercando di stanarlo, e non ha più nulla da perdere. E allora, la task-force tra reparti speciali di carabinieri e polizia che lo braccano non possono che avere l’ordine di sparare a vista. Ma quale potrebbe essere l’arsenale che ha a disposizione? Partiamo da dove inizia tutto: estate 2015, le rapine messe a segno da Igor con la sua banda – di assassini, prima di lui, Ivan Pajdek e Patrik Ruszo, già condannati per l’omicidio di Pier Luigi Tartari che rubarono in casa sua – furono sempre messe a segno senza armi. Poi la svolta. Il fucile di Tartari passa di mano in mano e sarebbe arrivato a Igor, dopo essere stato depositato a Berra, nelle case di alcuni personaggi ben conosciuti agli inquirenti, da cui partirono le indagini per l’omicidio Tartari. Quel fucile non appare più sulla scena, per oltre un anno: poi, (ipotesi tra tante), un fucile da caccia calibro 12 spara a Fosso Ghiaia nel Ravennate dove viene uccisa una guardia giurata: era il 30 dicembre 2016.
Mesi e mesi di indagini

Mesi e mesi di indagini non hanno portato a nulla fino a che, 10 giorni fa, a Consandolo un fucile da caccia viene usato per sparare contro una guardia giurata della Securpol a Consandolo: che viene derubata della pistola d’ordinanza, calibro 9×21. L’arsenale di Igor si arricchisce. E lo mette in mostra a Budrio, due sabati fa, quando nel bar di Marco Fabbri entra, fucile spianato per una rapina. Spara per avvertimento, poi il barista reagisce, glielo strappa dalle mani e colpisce Igor. Che ha un’azione-reazione e spara con una pistola 9×21, forse la stessa di Consandolo. La stessa arma sparerà sabato sera, nel Mezzano contro Valerio Verri e Marco Ravaglia: il primo resta a terra, il secondo, ferito, potrà dire agli inquirenti se è stato Ezechiele-Igor. (d.p.)

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Nascosto con due pistole e quel fucile maledettoultima modifica: 2017-04-11T11:15:28+02:00da sagittario290