Barista ucciso, al vaglio altra analogia

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Cronaca

06 aprile 2017 09:34

Barista ucciso, al vaglio altra analogia

Un metronotte ucciso a Ravenna a fine 2015 con fucile pallettoni

(ANSA) – BOLOGNA, 6 APR – Potrebbero esserci collegamenti tra un delitto irrisolto, l’uccisione a Fosso Ghiaia di Ravenna, il 30 dicembre 2015, del metronotte Salvatore Chianese, l’omicidio del barista Davide Fabbri la sera del primo aprile a Riccardina di Budrio e la rapina di una guardia giurata a Consandolo il 29 marzo. Le analogie fra i tre episodi, ventilate da media ravennati, sono al vaglio degli inquirenti, anche se per il momento è poco più che una suggestione.

Un punto in comune è l’arma, un fucile da caccia caricato a pallettoni. Usato nel ‘delitto della cava’ di Ravenna per uccidere il metronotte, a Consandolo per rapinare la guardia giurata di una calibro 9, a Budrio per minacciare il barista poi freddato con una pistola, forse proprio quella da poco rubata.

Sui tre casi, in tre province, si procede a carico di ignoti.

Continuano indagini e ricerche anche del latitante russo Igor Vaclavic, su cui pende un mandato d’arresto per rapine commesse nel Ferrarese nel 2015. A suo carico anche un’espulsione, non eseguita.

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