Spaccio libero a Santo Spirito, una colletta per i vigilantes

Corrierefiorentino

Cronaca

24 febbraio 2017 | 09:33

L’EMERGENZA

Spaccio libero a Santo Spirito, una colletta per i vigilantes

Residenti e commercianti: insostenibile, facciamo come alla Bolognina
Un gestore: proporrò agli altri locali una squadra di guardie giurate

di Antonio Passanese

Vigilantes contro lo spaccio. Dopo averle provate tutte, dopo aver intasato i centralini delle forze dell’ordine senza che cambiasse granché, e dopo una serie di raccolta firme e denunce che non hanno avuto seguito, alcuni residenti e commercianti di piazza Santo Spirito, di via delle Caldaie e di via Sant’Agostino sembrano essere arrivati a una determinazione: «Se nessuno ci aiuta mettiamoci tutti insieme, tassiamoci e difendiamo il nostro quartiere assoldando i vigilantes».

I commercianti

La prima a lanciare la proposta è Maria, una pensionata che abita in piazza con vista sullo spaccio. Attiva anche nei comitati, in questura e nelle caserme la conoscono bene perché fino a oggi, e nell’arco di un paio di anni, ha presentato sei esposti. «Bisogna riprendere l’idea lanciata dai commercianti della Bolognina che hanno deciso di pagare di tasca propria le ronde anti spaccio. Conosco tanti residenti disposti a seguirmi e che sono d’accordo con la mia proposta. Oggi mi trovo di fronte a un bivio: o vendo casa e vado via dal centro oppure lotto e resto qui dove sono nata». L’idea di Maria sembra non dispiacere al titolare di tre ristobar del rione, Pop Cafè, Caffè Notte e la Lola. Lui è Jacopo d’Albasio e un piccolo merito ce l’ha: quello di aver allontanato gli spacciatori, purtroppo solo per un po’ di tempo, dall’angolo tra via delle Caldaie e via della Chiesa: come deterrenti ha installato alcune telecamere esterne e tre volte a settimana si serve di un buttafuori per «ripulire» dagli indesiderati le strade in cui ci sono i suoi locali. «Vorrei creare una squadra, tra noi commercianti e i residenti, che possa risolvere il problema. Penso, e lo proporrò anche agli altri locali della zona, a delle guardie giurate che ci diano una mano per mandare via questa gente. Ma al Comune, che comunque si sta impegnando sul fronte degrado, chiedo più telecamere e più aree illuminate, anche se il video del Corriere Fiorentino dimostra che gli spacciatori fanno tutto alla luce del sole».

Un quartiere esasperato

Nel quartiere c’è esasperazione, e per rendersene conto basta parlare con chi ci vive e ci lavora: c’è chi ha deciso di gettare la spugna e fa finta di non vedere e non sentire e chi cerca di impegnarsi per trasformare questo pezzo di Oltrarno. Andrea, lo storico giornalaio della piazza, è uno di quelli che si sente esasperato: «La polizia ogni tanto si fa vedere, ma tanto quegli altri (e per quegli altri intende gli spacciatori, ndr) sono di più, e se va via uno ne arrivano tre. Qui siamo rassegnati e credo che l’unica soluzione siano le ronde. Oppure la militarizzazione del quartiere». A poche decine di metri di distanza c’è la macelleria di Massimo che ha le vetrine che danno proprio sull’angolo dove, tutti i giorni, il noto gruppetto di nordafricani si ferma ad attendere i clienti. Il macellaio di via delle Caldaie, con tutto quello che ha visto negli ultimi anni, potrebbe scriverci un libro: «Conosco i loro orari, come si muovono, chi incontrano, e non perché faccia l’investigatore ma perché fanno tutto alla luce senza curarsi di chi gli sta attorno». La sera, prima di andare via Massimo è costretto ad aspettare che le due ragazze che lavorano nel forno di fronte tirino giù il bandone: «Hanno paura, temono di essere aggredite, soprattutto se gli spacciatori sono ubriachi. Qui non si vive più. Lo dico sempre a tutti gli altri “colleghi” della strada: impegniamoci, facciamo qualcosa insieme e mandiamoli via. Se questo, come qualcuno ha detto più volte, significa fare delle ronde, beh, noi ci siamo«.

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Spaccio libero a Santo Spirito, una colletta per i vigilantesultima modifica: 2017-02-25T11:30:21+01:00da sagittario290