Aggressioni sui bus a Pistoia, e il Copit si affida alle guardie private

iltirreno

Cronaca

27 gennaio 2017

Aggressioni sui bus a Pistoia, e il Copit si affida alle guardie private

Vigilantes a fianco dei controllori: «Gli episodi violenti sono diminuiti», dice il presidente Di Zanni. Modifiche alle corse scolastiche per evitare le code del traffico in zona Vergine e alla stazione

PISTOIA. Vigilantes privati a fianco dei controllori sugli autobus del Copit. Gli episodi violenti, culminati in un paio di casi (noti) con aggressioni ai controllori sui bus, hanno convinto l’azienda a ricorrere alle guardie private.

E la loro presenza, spiega il presidente dell’azienda Antonio Di Zanni, ha portato buoni frutti: gli atteggiamenti scalmanati, le imprecazioni e le mani alzate sono diminuiti. I 7-8 verificatori che salgono a bordo dei bus a ogni turno di servizio hanno al loro fianco guardie giurate.

Nel corso dell’incontro organizzato giovedì 26 gennaio dalla Federazione degli studenti di Pistoia con i responsabili del servizio di trasporto locale, quello dei cosiddetti “portoghesi” è stato uno degli argomenti più gettonati dagli studenti presenti al circolo Arci Garibaldi. Quanto costa alla cittadinanza l’evasione? «Non è una cifra facilmente stimabile – ha risposto Di Zanni – Diciamo tra i 200mila e i 300.000 euro. Soldi che potrebbero essere spesi per migliorare il servizio». Un bus nuovo costa, in media, 200.000 euro. Ma anche un autobus in più, nella situazione attuale, farebbe la differenza. Soprattutto nelle zone, come la Piana, dove ogni giorno centinaia di studenti danno “l’assalto al tram”.

Ed è a una maggiore attenzione che ha richiamato Di Zanni i ragazzi presenti, ricordando che al capolinea della stazione il rischio è sempre dietro l’angolo, perché in troppi sono presi dalla frenesia di essere i primi a salire sul bus.

All’iniziativa al Garibaldi erano presenti anche il direttore dei servizi del Copit, Kevin Sichi, il presidente della Provincia Rinaldo Vanni e il consigliere regionale Pd Marco Niccolai. Coordinava l’incontro Bruno Leka, portavoce della Federazione.

«La Regione – informa Niccolai – emetterà a breve un bando di 9 milioni di euro per cofinanziare l’acquisto di nuovi mezzi. È la prima esperienza del genere in Italia, con l’ente locale che finanzia il gestore».

Migliorerà il servizio nel 2017? «No», risponde Di Zanni. E nel 2018? «Forse. Dipende dall’esito della gara regionale per l’affidamento del tpl, e da cosa deciderà il Consiglio di Stato (l’8 febbraio) dopo il ricorso del consorzio Mobit contro la decisione del Tar, che ha annullato l’assegnazione».

Nel frattempo, spiega Kevin Sichi, l’azienda ha cercato di aggiustare la rotta sulle corse più affollate dagli studenti. Con l’entrata in vigore degli orari definitivi sono stati modificati alcuni percorsi. Il congestionamento della zona di via Bonellina, ad esempio, ha convinto Copit a far transitare i bus sul raccordo, facendoli uscire a Pistoia sud per arrivare alla stazione. Allo stesso modo, per evitare il traffico al mattino in zona stazione, i bus che devono andare alle scuole del viale Adua vengono fatti passare dal raccordo, da lì sul viale Adua e solo dopo al capolinea della stazione.

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