Sistema Trani, focus sul “ramo siciliano” dell’inchiesta

Cronaca

Giovedì 29 Gennaio 2015 ore 7.14

Sistema Trani, focus sul “ramo siciliano” dell’inchiesta

Gli indagati Lupo, Lisi e Aletta fanno parte della potente Sicurcenter

VINCENZO MEMBOLA

L’inchiesta denominata “Sistema Trani” ruota probabilmente attorno ai fatti e alle indagini scaturite dal rogo, avvenuto nel settembre 2014, del capannone industriale appartenente alla famiglia dell’ex consigliere comunale Nicola Damascelli. All’episodio fu collegato l’appalto milionario bandito dal Comune di Trani per la vigilanza degli immobili e al patrimonio pubblico comunale, aggiudicato, non senza difficoltà, dalla società Sicurcenter di Palermo.

La Sicurcenter Spa, da poco allargatasi in Puglia (in particolare a Bari, nel Salento e nella Bat), fa parte dell’holding capogruppo Biks, acronimo di Basile-Ivri-Ksm-Sicurtransport, tra i più importanti gruppi di vigilanza privata italiana. Il presidente del cda di Biks è Rosario Basile, tuttora presidente dell’Irfis, finanziaria di proprietà della Regione Sicilia. Amministratore delegato della Sicurcenter Spa, nonché membro del cda Biks, è Luciano Basile, figlio di Rosario e vicepresidente di Confindustria Palermo. Il gruppo Basile, che detiene anche Saetta Trasporti e Argo, è proprietario, secondo gli ultimi dati, della quota di mercato del 14% nel campo della sicurezza privata. Gestisce, infatti, decine di migliaia di clienti su tutta la penisola (tra cui Feltrinelli, Poste Italiane, Ibm, Auchan, Bnl, D&G, Rai, Fininvest, Mediaset, Università Bocconi, Inps). Sicurcenter risulterebbe, inoltre, anche vincitrice definitiva della gara espletata da Amiu Trani Spa.

Tra gli indagati, a farne parte sono: Francesco Lupo, 51 anni, originario di Palermo ma residente a Bari, dirigente della filiale Bari-Santo Spirito; Nicola Lisi, 57 anni, napoletano, dirigente proveniente dalla Securpol; Massimo Aletta, coordinatore operativo. Nelle indagini spunterebbero anche altri nomi presenti nell’organigramma della società siciliana. Al vaglio della Procura il meccanismo con il quale i dirigenti privati sarebbero riusciti a influenzare, congiuntamente agli esponenti pubblici tranesi, l’assegnazione della gara. Ma per conoscere maggiori informazioni è necessario attendere lo sviluppo delle indagini.

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Sistema Trani, focus sul “ramo siciliano” dell’inchiestaultima modifica: 2015-01-30T11:15:33+01:00da sagittario290