Rapina falsa, bottino autentico tre condannati a 15 anni e 2 mesi

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Cronaca

22 ottobre 2014

Rapina falsa, bottino autentico tre condannati a 15 anni e 2 mesi

Giampaolo Manca, Alessandro Duse e Luca Senigaglia assalirono un furgone portavalori ma erano d’accordo con la guardia giurata Alessandro Santoro. Assoluzione per gli altri tre imputati

MESTRE. Per la falsa rapina al furgone portavalori di Torri di Quartesolo (Vicenza) avvenuta il 20 luglio 2011, che agli autori aveva fruttato oltre 250 mila euro tra contante e oggetti di valore, tre pesanti condanne ieri al Tribunale di Vicenza. I giudici hanno condannato il veneziano Giampaolo Manca (60 anni) a sette anni e mezzo di reclusione, il 53enne Alessandro Duse (Marcon) a cinque anni e mezzo, e il 50enne veneziano Luca Senigaglia (residente a Cavallino) a due anni e sei mesi. Il Tribunale ha assolto per non aver commesso il fatto il veneziano Fabio Manca (difeso dall’avvocato Renato Alberini), Michele Nordio (31 anni di Battaglia Terme, difeso dall’avvocato Giacomo Gamba) e la moglie di Duse, Massimiliana Zerbin (difesa dall’avvocato Matteo Scussat). Il pubblico ministero di Vicenza aveva chiesto la condanna di tutti i sei imputati e per Giampaolo Manca aveva chiesto una pena di nove anni e otto mesi di reclusione, mentre per il fratello Fabio oltre sei anni.

I rapinatori, mascherati, avevano una pistola vera e micidiale, una Glock russa, e soprattutto dieci chilogrammi di tritolo per poter far saltare il furgone blindato della ditta «Costantini Divisione Sicurezza), ma era tutta una finzione perché erano pienamente d’accordo con una guardia giurata che stava nel furgone, il mestrino Alessandro Santoro. Proprio per questo, la Procura vicentina non ha contestato il reato di rapina alla banda, bensì quello di concorso in peculato, l’accusa che si contesta ai pubblici ufficiali che si appropriano di beni di cui hanno disponibilità. E Santoro, che in qualità di guardia giurata svolgeva in quel momento un pubblico servizio, si è appropriato del contenuto del furgone blindato con l’aiuto dei complici. Naturalmente sono stati accusati anche di detenzione e porto di armi ed esplosivo, addirittura di simulazione di reato perché Santoro ha presentato presso la Questura di Vicenza una denuncia riferendo falsamente di essere stato rapinato. Gli autori del «colpo» erano più numerosi, ma hanno scelto di uscire prima dal procedimento, evitando il processo in aula ed anche loro sono tutti veneziani. Si tratta del 64enne Rienzi Fracasso, residente a Mogliano, il 28enne Mirko Stocco, di Campagna Lupia e appunto del mestrino Santoro.

Giampaolo Manca era un pezzo grosso della banda di Felice Maniero tanto da aver partecipato, stando alle accuse, anche all’omicidio dei fratelli Rizzi e del loro cugino e per questo è rimasto in carcere per 18 anni. Nel 2012 aveva ottenuto la semi libertà, ma è tornato presto in cella a causa della vicenda di Torri di Quartesolo. Le Squadre mobili di Vicenza e Venezia sono poi convinte di aver sventato, grazie agli arresti eseguiti nel 2012, un colpo milionario che la stessa banda aveva ideato di portare a termine. La notte di Ferragosto sarebbero stati pronti a mettere a segno una grossa rapina: quasi certamente la cassaforte degli uffici Actv di Punta Sabbioni. Del resto una quindicina di anni fa avevano ideato un’ azione simile agli uffici Actv di San Zaccaria in centro storico. Colpo mai tentato perché i rapinatori si accorsero di essere seguiti.

Giorgio Cecchetti

http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2014/10/22/news/rapina-falsa-bottino-autentico-tre-condannati-a-15-anni-e-2-mesi-1.10168539

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Cronaca

23 ottobre 2014

IL PROCESSO

Rapina al furgone blindato Luca Senigaglia è stato assolto

A differenza di quello che è stato scritto nell’articolo «Rapina falsa, bottino autentico, tre condannati a 15 anni e 2 mesi» pubblicato ieri sulla Nuova, il veneziano Luca Senigaglia, residente a Cavallino, non è stato condannato a due anni e sei mesi, bensì è stato assolto dai giudici del Tribunale di Vicenza per non aver commesso il fatto. Ad essere stato condannato a quella pena è stato il padovano Michele Nordio, nell’articolo di ieri segnalato invece come assolto. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori per questo scambio di persona.

A pene più pesanti sono stati condannati i veneziani Giampaolo Manca (sette anni e mezzo) e Alessandro Duse (cinque anni e sei mesi), assolti infine il fratello di Manca Fabio, e la moglie di Duse, Massimiliana Zerbin. Il gruppo era stato accusato di aver messo a segno una rapina a Torri di Quartesolo, in provincia di Vicenza, ad un furgone blindato. In realtà, le indagini avevano messo in luce che la banda era d’accordo con una guardia giurata e che rapina non era stata. Tutti, infatti, hanno risposto del reato di concorso di peculato con la guardia giurata, incaricato di pubblico servizio, oltre che di porto e detenzione delle armi e di aver presentato una falsa denuncia.

http://nuovavenezia.gelocal.it/venezia/cronaca/2014/10/23/news/rapina-al-furgone-blindato-luca-senigaglia-e-stato-assolto-1.10174103?ref=search

Rapina falsa, bottino autentico tre condannati a 15 anni e 2 mesiultima modifica: 2014-10-23T11:30:56+02:00da sagittario290