La Pinotti, dopo la Finocchiaro: ancora scorta al supermercato

Cronaca

7 ottobre 2014

La Pinotti, dopo la Finocchiaro: ancora scorta al supermercato

Chissà se il ministro della Difesa, Roberta Pinotti ha la stessa concezione della scorta della sua compagna di partito (Democratico) Anna Finocchiaro.

Luca Cirimbilla

L’episodio, riportato dalla cronaca di Torino di Repubblica risale a sabato scorso. “Chi mai può bloccare un membro del governo per effettuare dei controlli in un grande magazzino?”, avrà pensato il ministro. E così, sicura di avviarsi verso l’uscita senza intoppi, stava raggiungendo la sua macchina in tutta fretta assieme alla scorta. Invece, il ministro, che aveva accompagnato la figlia all’Ikea, subito dopo aver pagato si è vista fermare da una guardia giurata, decisa e senza incertezze a fare i controlli di routine.

Immediato l’intervento di uno dei componenti della scorta: “Sono un carabiniere, andiamo un po’ di fretta”. Il militare pensava di aver trovato il modo per sveltire la pratica, peccato che la guardia giurata non si sia lasciata intimidire. Forse l’arroganza dei modi oppure la scrupolosità del lavoro svolto, hanno portato il vigilante ad insistere per controllare la merce acquistata dal membro dell’esecutivo di Renzi.

Fino a quel momento il ministro Pinotti non era stata riconosciuta da nessuno, né dai clienti né dai dipendenti del punto vendita Ikea; l’intervento del vigilante della Telecontrol e l’animata discussione che stava per nascere con il carabiniere di scorta hanno portato il ministro a presentare la merce acquistata alla guardia giurata per il controllo. “Prego, faccia pure” sono state le sue parole che in questo modo è riuscita a mantenere calmi gli animi di tutti quanti.

Anche le scorte sono state coinvolte dalle forbici della spending review. Mentre nel 2013 erano 600 i personaggi sotto scorta, quest’anno sono circa 200 attraverso i tagli avviati dal governo Letta.

Nonostante gli importanti ridimensionamenti, rimane in ogni caso la questione dell’opportunità delle scorte a fianco di membri del governo durante lo shopping.

Forse la Pinotti, come la senatrice del Partito Democratico Anna Finocchiaro, aveva bisogno di qualcuno che spingesse il carrello o semplicemente le consigliasse quali pentole o piastrelle acquistare. In ogni caso, anche stavolta, l’impiego di denaro pubblico o di forze dell’ordine ha lasciato molto a desiderare.

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La Pinotti, dopo la Finocchiaro: ancora scorta al supermercatoultima modifica: 2014-10-08T12:00:38+02:00da sagittario290