Ruba nello studio dentistico, accerchiato da vigilanti e polizia si arrende

Cronaca

29 Agosto 2014

Ruba nello studio dentistico, accerchiato da vigilanti e polizia si arrende

Un uomo è stato condotto in questura. Fermato dopo essere stato scoperto in via Manifattura Tabacchi dalle guardie giurate della Sveviapol. Aveva in mano una busta con la refurtiva. La sua corsa a perdifiato nel centro storico è terminata con l’arrivo della volante di polizia

E.F.

LECCE – E’ entrato da una piccola finestra ed è uscito dalla porta, busta in mano e dentro refurtiva saccheggiata nello studio dentistico Longobardi. Pensava di averla fatta franca, ma s’è ritrovato davanti i vigilanti della Sveviapol. Le guardie giurate sono arrivate sul posto, in via Manifattura Tabacchi, nel giro di una manciata di minuti, non più di sei da quando è scattato l’allarme.

Luigi Manco, taurisanese di 37 anni, in trasferta nel capoluogo, già noto, è stato arrestato per furto aggravato. Gli agenti di polizia delle volanti l’hanno ammanettato quando sono arrivati sul posto proprio su segnalazione della centrale operativa dell’istituito di vigilanza. Una volta vistosi accerchiato, il ladro s’è infatti arreso.

Tutto è avvenuto nel primo pomeriggio nella via che sorge quasi nei pressi di uno dei varchi del centro storico, non lontano dal Rettorato e da Porta Rudie. Ed è proprio nel borgo antico che s’è conclusa la fuga del ladro. E’ stato acciuffato dopo un breve inseguimento.

E pensare che si era cautelato bene, o almeno così credeva. Manco ha notato una piccola telecamera e l’ha manomessa. Non ne aveva però vista un’altra, più defilata, dalla quale l’operatore della centrale operativa – con cui lo studio è direttamnente collegato – ha potuto scorgerlo chiaramente in azione e fornire indicazioni ai vigilanti in strada sui suoi spostamenti.

Appena arrivate sul posto, le guardie giurate si sono ritrovate nel momento stesso in cui l’uomo scavalcava la recinzione del piccolo giardino. N’è nato così un inseguimento a piedi nel centro storico, terminato quando è giunta anche una volante di polizia. A quel punto, il malvivente s’è trovato fra incudine e martello ed ha deciso di desistere oltre dalla fuga.

Nella busta c’erano soldi e altri oggetti, fra cui una macchinetta fotografica. Tutto recuperato e restituito al proprietario. Mentre l’uomo è stato trasportato in questura per l’identificazione, seguita dall’imputazione di furto aggravato. Qui, è stata raccolta anche la denuncia del professionista. L’uomo è finito in carcere.

In particolare, tasca anteriore destra del pantaloncino jeans aveva sette marche da bollo da 2 euro e nel taschino della stessa tasca tre banconote da 50 euro stropicciate. All’interno di un marsupio c’erano due I-Phone modello 3GS, 115 euro in monete, una lama di forbice con impugnatura di plastica della lunga 20 centimetri. Sul marciapiede dove era stato notato gettare qualcosa in terra, c’erano altre undici marche da bollo da 2 euro.

Dal sopralluogo effettuato presso lo studio, è emerso che, dopo l’effrazione, rompendo il vetro della finestrella, erano stati rovistati diversi cassetti. Fra le altre cose rubate, una macchina fotografica digitale Nikon con custodia, trovata, come detto, in una busta.

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Ruba nello studio dentistico, accerchiato da vigilanti e polizia si arrendeultima modifica: 2014-08-30T11:00:40+02:00da sagittario290