Sindacato
lunedì, 18 mar, 2013
Quello che la Uiltucs non vi ha detto (e non vi dirà)
Scritto da : filcamstrentino
La firma dell’accordo per il rinnovo del CCNL del settore “vigilanza privata” di fine gennaio tra Filcams Cgil/Fisascat-Cisl da una parte e le aziende del settore che si riconoscono in ASSIV dall’altra ha suscitato le legittime critiche delle guardie giurate.
La Filcams-Cgil del Trentino ha riunito in data 14 febbraio un coordinamento di RSA e di lavoratori iscritti per far esprimere liberamente nel merito chi vive di questo lavoro e ogni giorno ne subisce le debolezze normative. Parallelamente ad un ordine del giorno da inviare alla Segreteria Nazionale, l’assemblea ha firmato un documento che chiedeva un incontro urgente a “Fisascat CISL-Uiltucs UIL del Trentino con i rispettivi coordinamenti delle RSA/RSU, per proseguire il percorso unitario avviato sulla piattaforma del Contratto Integrativo Territoriale”.
Non solo questa richiesta fatta dai lavoratori è stata ignorata, cosa alquanto grave, ma è iniziata una campagna di Uiltucs-Uil di spietata critica all’accordo firmato.
La cosa sarebbe anche legittima se la Uiltucs avesse però spiegato ai lavoratori come ha deciso di rompere con le altre Organizzazioni Sindacali, quale atteggiamento ha tenuto al tavolo negoziale negli ultimi 4 anni, quali disponibilità aveva concesso alle controparti e soprattutto avesse anche raccontato cosa aveva firmato il 16 gennaio 2013 con Federsicurezza nel campo della “vigilanza non armata”.
In sostanza di come aveva indebolito il tavolo e soprattutto di come aveva creato un nuovo CCNL di “Servizi fiduciari” pericolosissimo che si sovrappone a vari settori (trasporti/facchinaggio, Multiservizi, Vigilanza) disegnando per essi un futuro marginale, residuale e dequalificato. Come se non bastasse Uiltucs ha affisso in tutte le bacheche delle aziende di vigilanza in Trentino un volantino che tra le altre cose diceva testualmente “ la sola indennità di vacanza contrattuale spettante ai lavoratori in virtù del contratto scaduto prevede una erogazione in una unica soluzione, ad oggi di 1400 euro di arretrati” facendo balenare tra i lavoratori l’idea che fosse molto semplice riuscire a percepire tale somma firmando uno stampato di “diffida” che la Uiltucs avrebbe distribuito a tutti i lavoratori.
Addirittura in un’azienda in Trentino la convocazione dell’assemblea che avrebbe magicamente risarcito le guardie giurate è stata consegnata ai lavoratori con i servizi settimanali. Su questo ovviamente preferiamo lasciare a voi le valutazioni del caso. Questa azienda con la Filcams Cgil non ha mai usato cortesie simili, anzi, forse perchè per ovvii motivi non è nostra abitudine chiederle.
E’ notizia di questi giorni, ma non ci risulta che la Uiltucs abbia fatto affiggere volantini in proposito, che il 26 febbraio il tribunale di Milano abbia emesso una sentenza che, purtroppo, da torto al ricorso presentato da una lavoratrice di una società di vigilanza in merito al riconoscimento dell’IVC. La sentenza di Milano, conferma quella che era la nostra preoccupazione e cioè di quanto sia grave seminare facili illusioni e pericoloso abbandonare la strada unitaria precedentemente intrapresa. Non è infatti detto che quanto avvenuto a Torino con la vittoria della causa per i 600 € di IVC a settembre, sia automaticamente accolto anche da altri Tribunali del Lavoro. Anche le modalità con cui la Uiltucs sta diffondendo la diffida individuale all’applicazione del CCNL da sottoscritto da Filcams e Fisascat, potrebbe avere risvolti estremamente negativi per i lavoratori. Infine, la lavoratrice in questione dovrà sostenere le spese legali per la sua parte. Ecco perchè invitiamo tutte le guardie giurate, aldilà della organizzazione di appartenenza, a pretendere chiarezza rispetto a come sono andate realmente le cose e soprattutto a pretendere dai propri sindacalisti che venga ripreso il percorso unitario iniziato in Trentino a novembre.
p.la Segreteria Filcams CGIL del Trentino
luigi Bozzato
http://www.filcamstrentino.it/2013/03/18/quello-che-la-uiltucs-non-vi-ha-detto-e-non-vi-dira/