Cronaca
martedì, 15 gen 2013 – 15:20
Rinviati a giudizio gli imputati Taglio e Colace
Omicidio Malcore: familiari e Vis chiedono 2 milioni di euro
I familiari del vigilante Francesco Malcore, ucciso durante una rapina e l’istituto per il quale lavorava hanno presentato il conto ai due imputati. La vedova e la sorella della vittima si sono costituite parte civile nel processo e tramite l’avvocato Castellaneta, del foro di Bari, hanno chiesto un risarcimento pari 500.000 euro a testa.
Si è costituito in giudizio anche l’istituto di vigilanza “Vis” per il quale Malcore lavorava. Tramite il legale che la rappresenta, avvocato Eligio Curci, ha chiesto danni per 1 milione di euro.
I due imputati Cosimo Taglio (difeso dagli avvocati Salvatore Maggio e Patrizia Boccuni) e Francesco Colace (assistito dall’avvocato Fabrizio Lamanna) sono stati rinviati a giudizio dal gup del tribunale di Taranto Pompeo Carriere che ha accolto la richiesta del pm Daniela Putignano.
Il processo dinanzi alla Corte d’assise inizierà il 7 maggio. I due rispondono di concorso in omicidio e rapina. Nel pomeriggio del 19 dicembre 2011, secondo l’accusa, erano fra i componenti di un gruppo criminale che ha preso d’assalto un portavalori in procinto di consegnare i contanti alla filiale di via Orsini dell’Unicredit. Fra coloro che erano di scorta c’era anche il povero Francesco Malcore, 35 anni, tarantino. Uno dei rapinatori, secondo l’accusa si trattava di Taglio, esplose un colpo a distanza ravvicinata uccidendolo all’istante.
A conclusione delle indagini dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale sono finiti sotto accusa i due già noti alle forze dell’ordine. Taglio, inizialmente, ha confessato. Poi, durante l’interrogatorio reso a conclusione delle indagini, ha ritrattato. Mentre, Colace ha sempre respinto tutte le accuse.
Ad entrambi gli imputati è stato contestato anche un altro episodio criminoso, una rapina ai danni di una sala giochi di Martina Franca.