I banditi dei portavalori incastrati da due pentiti

Cronaca

30 settembre 2012

I banditi dei portavalori incastrati da due pentiti

Pagani: i Greco avrebbero parlato diffusamente dei rapporti con il gruppo Gli indagati sarebbero gli autori di numerosi colpi ai danni di blindati

20100907_151554_7EB10204_medium.jpgPAGANI. Due pentiti, delle intercettazioni ambientali in carcere e i primi risultati degli esami biologici dei Ris, completano il quadro accusatorio per la banda di rapinatori specializzata negli assalti a portavalori, con nuovi scenari pronti ad integrare l’attività investigativa della procura antimafia di Salerno. L’avviso di conclusione delle indagini preliminari, notificato ai presunti componenti della gang qualche giorno fa, indica tra gli elementi probatori le dichiarazioni dei due collaboratori del clan camorristico di Sant’Egidio Vincenzo e Alfonso Greco, mai rese pubbliche finora, le trascrizioni di conversazioni effettuate in diverse strutture carcerarie tra gli indagati e i primi esiti delle analisi di laboratorio su guanti e caschi sequestrati.

L’indagine si arricchisce al momento di tracce biologiche compatibili a vari gradi di corrispondenza ritrovate nei sottocaschi, nei guanti e nei cappellini a carico di Mario De Maio, Antonio Cascone e più marginalmente, Alfonso Manzo, aumentando il quadro indiziario, con un nuovo capitolo di intercettazioni al carcere di Voghera, dove è detenuto Alfredo Cuozzo, al carcere di Fuorni, dove si trovano Calabrese, De Maio, Cascone, Ceglia, Erra, Laierno e Manzo. Altri elementi da vagliare sono i contenuti dei verbali di Vincenzo Greco, “o’zombie” e del figlio Alfonso, capi del gruppo camorristico di Sant’Egidio, già sentiti in numerosi procedimenti penali, con eventuali ipotesi di collegamento tra la banda e il clan.

L’indagine riguarda i paganesi Maurizio Annunziata, Gerardo Calabrese Enrico Laierno, Gaetano Ceglia, Mario De Maio, Alfonso Manzo, Antonio Cascone, Vincenzo Erra, Pietro Sassolino, e i due elementi originari di Acerno, Alfredo Cuozzo e Mario Zottoli, tutti destinatari di fermo e successivamente raggiunti da ordinanza di custodia cautelare.

Le accuse contestate partono dalla detenzione di munizioni e armi con accessori di vario genere, l’associazione a delinquere di stampo mafioso, sostenuta dalla procura ma non ravvisata dal gip in prima fase, con un imminente nuovo esame scientifico fissato a giorni. La banda potrebbe essere coinvolta sia per l’episodio dell’assalto al portavalori del settembre 2011 sull’autostrada, sia in altri fatti simili, con l’ulteriore quadro investigativo riferito ad altre rapine, anche cruente, messe a segno nella zona durante gli ultimi tre anni. Gli atti dell’inchiesta in pieno sviluppo a cura del Ros dei carabinieri di Salerno, coordinati dal pm Vincenzo Monttemurro, partono dall’originario ritrovamento di una base logistica organizzata in garage a Pagani.

(a. t. g.)

http://lacittadisalerno.gelocal.it/cronaca/2012/09/30/news/i-banditi-dei-portavalori-incastrati-da-due-pentiti-1.5784972

I banditi dei portavalori incastrati da due pentitiultima modifica: 2012-10-01T11:30:00+02:00da sagittario290